Lo psicodramma che tormenta i seguaci di Beppe Grillo, quello che ha origine nell’obbligo di ridare indietro i soldi non spesi del rimborso a forfait, ha avuto una evoluzione importante. I giovani deputati e senatori del M5s, molti dei quali balzati dal precariato al Parlamento, sanno che
“adesso si potrà rendicontare anche la baby sitter”,
riferisce Repubblica.
Cita Roberta Lombardi, capogruppo del Movimento 5 stelle alla Camera:
“Sì, nessuno dice non vi potete rimborsare la tata, perché se queste persone avessero cambiato lavoro avrebbero fatto una contrattazione privata per potersi adeguare alla nuova vita. Puoi inserire queste spese nel rendiconto, purché lo spieghi con trasparenza. Poi, certo, non ti chiedo se devi prendere la tata perché hai litigato con tua madre”.
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