ROMA – Sandro Bondi risponde al Quirinale e rifiuta l’etichetta di “irresponsabile” per aver evocato la guerra civile.
“Non mi farò chiudere la bocca da nessuno, neppure da un comunicato del Quirinale. E non accetto di essere indicato come un irresponsabile” le parole di Bondi, che ha replicato alla reazione di “ambienti” del Quirinale alle sue parole sul rischio di “guerra civile” in assenza di una soluzione politica alla vicenda Berlusconi.
“I veri irresponsabili – prosegue Bondi – sono quelli che hanno fatto precipitare la situazione fino a questo punto. So di essere una persona responsabile e ho sempre ricercato e ricerco nel mio impegno politico il confronto, la collaborazione, la conciliazione e il bene del nostro Paese”. “Questa mia indole tuttavia non mi impedisce di esprimere liberamente le mie opinioni personali sulla storia d’Italia e sul rischio che, dopo la sentenza della Cassazione, in assenza di una soluzione politica che restituisca la libertà personale e l’agibilità politica al leader del più importante movimento politico italiano, tutto possa precipitare verso una nuova forma di strisciante guerra civile, che come tutti coloro che non sono ipocriti sanno è un tratto caratterizzante della storia d’Italia, dal dopoguerra in poi”, conclude il coordinatore del Pdl.
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