BARI – “Se condannato, mi ritiro dalla vita pubblica“, così Nichi Vendola a poche ore dalla richiesta della procura di Bari che vorrebbe la condanna a 20 mesi di carcere per la “raccomandazione” del governatore. Vendola è accusato di concorso in abuso d’ufficio in merito al concorso per primario di chirurgia toracica all’ospedale San Paolo. ”Una sentenza di condanna – ha detto il governatore della Puglia – sia pure relativamente ad un concorso in abuso d’ufficio, per me sarebbe un punto di non ritorno, segnerebbe un mio congedo dalla vita pubblica. Ma una sentenza ispirata a verità e giustizia credo che restituirà a me quello che mi è dovuto, cioè la mia totale innocenza“.
Adesso la parola alla parte civile e poi ai difensori per le arringhe. Intanto è stata rinviata al 31 ottobre prossimo l’udienza per la sentenza del processo con rito abbreviato nei confronti del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola e dell’ex dg della Asl Bari, Lea Cosentino. Per entrambi la pubblica accusa ha chiesto la condanna a venti mesi di reclusione per abuso d’ufficio.