ROMA – Nel Movimento 5 Stelle tira aria di scissione e nel Pd, dove pure il clima non è esattamente di calma piatta, c’è già chi pensa ad un asse con i fuoriusciti dal Movimento. A pensarci sarebbero i parlamentari dell’area che fa capo a Pippo Civati. Con un’idea suggestiva e forse non del tutto irrealizzabile, un gruppo unico.
Ipotesi, per ora. Ma qualcosa di concreto c’è stato, almeno a livello di contatti. Il senatore Pd ed ex direttore di RaiNews Corradino Mineo, per esempio, spiega:
“Da tempo alcuni di noi dialogano con questi senatori di cui abbiamo assoluto rispetto. Lo facciamo senza alcuno spirito di scouting o per questioni di piccolo cabotaggio. Lo facciamo per una questione di democrazia: perché non si possono vedere dei senatori trattati in questo modo. Non si può vedere un miliardario che si permette di fargli i conti in tasca per togliere loro la parola e denigrarli. Se questi senatori hanno bisogno di un aiuto a formare un gruppo autonomo noi siamo assolutamente disposti a farlo, non abbiamo nessun problema”
“Li conosciamo per il lavoro che svolgono in commissione e in aula – osserva ancora Mineo – Orellana, Campanella, Bocchino e Battista, per citarne alcuni, sono persone perbene e serissime. Ed è intollerabile che fino ad ora non si sia levato un moto di sostegno nei loro confronti. Noi non ci stiamo ad assistere allo spettacolo in forza del quale il 25 per cento degli elettori viene trascinato verso uno spirito di setta”.
Mineo, quindi, conclude:
“Qui c’è una grande questione di democrazia. Ripeto: non siamo interessati a operazione di scouting. Siamo disposti ad aiutarli per la costituzione di un gruppo parlamentare autonomo”