ROMA – Sinistra Ecologia e Libertà ha deposito al regolamento dell’ufficio di presidenza della Camera una norma definita “anti-Casaleggio”.
A presentarla è stato il deputato di Sel Sergio Boccadutri. Quello che viene chiesto all’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati è di vietare l’utilizzo delle risorse dei gruppi per acquistare prestazioni di servizi da società amministrate, partecipate o controllate direttamente, indirettamente o di fatto, da deputati o da persone che ricoprono un ruolo politico nei partiti collegati al gruppo parlamentare.
“Si tratta di una norma di trasparenza- spiega l’esponente di Sel-. L’attuale formulazione della norma, infatti, non esclude che tali fondi possano essere utilizzati per offrire occasioni di guadagno a soggetti legati a questa o quella formazione politica”.
“E’ un criterio necessario per evitare che fondi destinati all’attività istituzionale dei gruppi parlamentari siano utilizzati per altri scopi. In questo modo si impediscono conflitti di interessi, magari poco evidenti ma altrettanto inaccettabili, che certamente allontanano i cittadini dalla politica” conclude Boccadutri.
Anche se il nome dell’ideologo di M5s non viene mai fatti, la norma sembra puntare dritto al controllo esercitato da Gianroberto Casaleggio sui gruppi di comunicazione costituiti a Montecitorio e a Palazzo Madama dal Movimento Cinque Stelle.
I Regolamenti della Camera e del Senato prevedono che a ciascun gruppo parlamentare vengano assegnati dall’Ufficio di Presidenza contributi da destinarsi agli scopi istituzionali e alle “funzioni di studio, editoria e comunicazione ad essa ricollegabili”. Il codice di comportamento dei parlamentari Cinque Stelle sottopone i gruppi di comunicazione alla supervisione di Beppe Grillo “in termini di organizzazione, strumenti e di scelta dei membri al duplice fine di garantire una gestione professionale e coordinata di detta attività di comunicazione, nonché di evitare una dispersione delle risorse per ciò disponibili”.
Casaleggio aveva già chiarito in passato che lo “staff ufficializzerà” soltanto i professionisti del gruppo comunicazione, ma non li gestirà. “E soprattutto- aveva detto Casaleggio incontrando i parlamentari all’inizio della legislatura – non gestiremo mai soldi e fondi”.
Ora l’emendamento di Sel punta l’attenzione su un altro aspetto dei rapporti tra Casaleggio, il blog di Grillo e il Movimento dei Cinque Stelle in parlamento. E cioè l’utile che potrebbero ricavare “società amministrate, partecipate o controllate da deputati o da persone che ricoprono un ruolo politico nei partiti collegati al gruppo parlamentare”.
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