MILANO – I processi Ruby e Mediaset a carico di Silvio Berlusconi restano a Milano. E Berlusconi dovrà pagare le spese processuali. Questa la decisione della Cassazione la mattina del 6 maggio che ha negato il trasferimento dei processi a Brescia.
I giudici della Cassazione hanno così respinto l’istanza di rimessione presentata da Niccolò Ghedini e Piero Longo, legali di Berlusconi, per “legittimo sospetto”, con una sentenza stringata: “Rigetta la richiesta di rimessione e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali”.
La sesta sezione penale della Cassazione è rimasta in camera di consiglio un’ora e mezza prima di annunciare la sua decisione. Ma i giudici non hanno avuto dubbi, i processi devono restare a Milano.
Berlusconi lo scorso 18 aprile aveva chiesto alla Cassazione di essere ascoltato, ma i giudici respinsero la sua richiesta di un’ordinanza interlocutoria, sottolineando che l’audizione di un imputato è possibile solo in processi in materia di estradizione.
Ghedini, uscendo dall’aula, ha riferito che tra le richieste del collegio di difesa avanzate nei giorni scorsi c’è la richiesta che si pronunci la Corte di Cassazione a sezioni unite: “C’è un contrasto sulla presenza o meno degli imputati e abbiamo chiesto che si pronuncino le sezioni unite o la Corte Costituzionale”.
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