ROMA – Nuovo scontro governo-sindacati sulla legge di stabilità. Non è andato bene l’incontro tra ministri e associazioni di categoria che si è tenuto lunedì pomeriggio al ministero del Lavoro di Roma. I ministri “non erano nelle condizioni di rispondere”, “non avevano il mandato”, dice il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. E insieme alla leader della Cgil, Susanna Camusso, minaccia: “Senza risposte sarà sciopero generale”.
Secondo i sindacati il governo si è limitato ad esporre la relazione del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, senza dare risposte.
“Si potrebbe riassume in ‘mandateci una mail’, il modo di comunicare di questo governo. Avevamo detto che in assenza di risposte saremmo andati avanti. Mi pare che siamo in assenza di risposte”.
accusa Camusso, forte del successo della manifestazione di sabato 25 ottobre.
“Non c’è stato nulla di surreale, nulla”, ha risposto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ribattendo a Barbagallo.
“Non era prevista nessuna trattativa, ma un confronto: abbiamo illustrato la manovra e le parti hanno espresso le loro opinioni. C’è stata una dichiarazione di disponibilità del governo. Abbiamo ascoltato delle valutazioni, raccolto dei contributi, per quello che riguarda il Governo laddove ci sia l’opportunità di un approfondimento siamo pronti a discuterne”, ma solo su “specifici problemi che risultassero meritevoli. Non pensiamo di fare più discussioni generali, l’abbiamo fatta oggi. Non ci saranno dibattiti che cambino la finanziaria del suo impianto”.
All’incontro erano presenti, oltre a Padoan e Poletti, il ministro della semplificazione e della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio. Per i sindacati c’erano il segretario generale della Cgil, Camusso, la leader della Cisl, Annamaria Furlan, il segretario generale aggiunto della Uil Carmelo Barbagallo,il segretario confederale dell’Ugl Ermenegildo Rossi.