Sondaggio Ipsos: il caso Ruby fa bene a Pdl e Pd. Male Fli, il resto dell’opposizione al 20%

ROMA – Il Pdl e il Pd risalgono a braccetto nei sondaggi: secondo l’ultimo rilevamento effettuato dall’istituto Ipsos (e ripreso su La Stampa da Fabio Martini), i due principali partiti di maggioranza e opposizione sarebbero in ripresa da quando è scoppiato lo “scandalo Ruby”. Crollo costante e inesorabile, invece, per Futuro e Libertà di Gianfranco Fini.

Come ha evidenziato Martini, “il Pdl (nell’ultima rilevazione quotato al 28,1%), oramai ha “consolidato” un significativo collasso di consensi rispetto alle elezioni politiche del 2008, quando (sia pure con Fini dentro) raggiunse il 37,4%”. Tuttavia il dato positivo per Berlusconi è dato dal fatto “che la ripresa nelle intenzioni di voto per il partito del premier dura oramai da due mesi e il Popolo delle libertà è tornato quasi ai livelli pre-Ruby, se si pensa che l’attuale 28,1% delle intenzioni di voto, significa l’ 1,3% in meno rispetto a settembre”.

Bene anche il Pd, che, come dice Martini, ha ottenuto “il consenso virtuale più alto degli ultimi cinque mesi, attestandosi su una percentuale (il 26,1%) raggiunta per effetto di una mini-rimonta che inverte un trend discendente che lo aveva condotto, ai primi di novembre ad una percentuale (il 23,4%) da Pci anni Cinquanta”.

Pessimi i dati per i finiani: il Fli “è al suo “minimo storico”. Ai primi di novembre, subito dopo la battagliera Convention di Bastia Umbra (annuncio della crisi di governo), il Fli fu quotato al 7,7%, ma da quel momento è iniziata una progressiva discesa, culminata nei giorni successivi al congresso di Milano: le intenzioni di voto sono ora attestate attorno al 5%”. Sempre in “area Terzo Polo”, si mantiene stabile l’Udc (con il 6%).

Per quanto riguarda l’opposizione, decolla quella che Martini definisce “l’area dell’intransigenza (Sel di Vendola, Idv di Di Pietro, Pcr-Pdci, Cinque stelle di Grillo) che oramai è stabilmente attorno al 20%. L’Idv di Di Pietro sembra aver superato il momento di grazia (8,3% ad ottobre e calo progressivo sino all’attuale 6,3%), mentre la formidabile escalation di Sel di Vendola (a settembre era al 5,1%), comincia a dare qualche segno di “stanchezza”, ma proprio perchè la vetta raggiunta (9%) non ha precedenti nella storia della sinistra comunista”.

Stabile la Lega Nord, che si attesta ormai da mesi a quota 11,5%.

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