ROMA – Il Pd si afferma il primo partito con il 27% delle preferenze nell’ultimo sondaggio dell’Istituto Swg realizzato per Agorà. Il centrodestra invece è la prima coalizione, con il 33,8%. Il leader politico più gradito è Matteo Renzi, che registra il 61% delle preferenze nel sondaggio.
La fiducia degli italiani in Renzi cresce così di 5 punti nel sondaggio del 19 aprile, rispetto alle rilevazioni Swg del 12 aprile scorso. Renzi stacca Pier Luigi Bersani di oltre 30 punti, nonostante il segretario del Pd salga di 2 punti e raggiunga il 29%. Guadagnano un punto Beppe Grillo e Silvio Berlusconi, a pari merito con il 28 percento. Infine, cresce di 2 punti la fiducia nel premier uscente Mario Monti, che si attesta al 23%.
Il centrodestra si attesta come prima coalizione del Paese con il 33,8%, seguita dal centrosinistra col 31%, mentre il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo in terza posizione con il 24%. Al Pd invece va il primato tra i singoli partiti.
Ecco i risultati del sondaggio dell’Istituto Swg sulle intenzioni di voto del 19 aprile, confrontate con i risultati del sondaggio Swg 12 aprile:
CENTROSINISTRA: 31,0% (30,7).
Pd: 27,0% (26,8);
Sel: 3,2% ( 3,2);
Altro centrosinistra: 0,8% ( 0,7);
CENTRO: 7,7% ( 7,4).
Udc: 1,9% ( 1,8);
Scelta Civica: 5,8% ( 5,6);
CENTRODESTRA: 33,8% (33,4);
Pdl: 26,8% (26,9);
Lega Nord: 4,2% ( 4,5);
Fratelli d’Italia: 1,2% ( 1,0);
La Destra: 1,0% ( 0,6);
Altro centrodestra: 0,6% ( 0,4);
ALTRE FORZE POLITICHE
Movimento 5 Stelle: 24,0% (24,0);
Prc-Pdci: 1,1% ( – );
Rivoluzione Civile: 1,3% ( 2,3);
Idv: 0,9% ( – );
Altro partito: 1,5% ( 3,2);
Indecisi+astenuti: 36,2% (34,0).
La rilevazione è stata realizzata dalla SWG Spa-Trieste nei giorni 16-17 aprile 2013 tramite sondaggio online CAWI e telefonico CATI su un campione casuale probabilistico stratificato e di tipo panel ruotato di 1500 soggetti maggiorenni (su 4700 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Il campione intervistato online e’ estratto dal panel proprietario SWG. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Il margine d’errore massimo è di +/- 2,9%.