ROMA – Francesco Storace ha portato ventimila persone in piazza, un serpentone che ha sfilato per le vie di Roma per dire ”no al governo delle banche e al governo di Monti Bin Loden”; ”oggi rinasce La Destra”. Così Storace ha rilanciato dal palco di piazza della Bocca della Verita’ il suo movimento politico. Con un invito esplicito al centrodestra di Berlusconi: ”stacchiamo la spina al governo Monti, ridiamo la parola al popolo, anche con le primarie, non lasciamo la sinistra al governo”.
E poi un altro attacco, stavolta diretto verso il poco lontano colle Capitolino. ”Alemanno, lasci in pace Roma, non ne possiamo piu’: vogliamo fare campagna elettorale per il centrodestra ma dopo la vicende della figlia di Almirante (non inserita nell’ultimo rimpasto di Giunta, ndr), non può più essere il nostro candidato”.
Il corteo è partito da piazza della Repubblica. Un fiume di tricolori e striscioni che ha alternato l’inno di Mameli a cori contro l’attuale governo. Una folla che si è poi riversata a piazza Bocca della Verita’, dove sono arrivati anche simboli e bandiere legati al ventennio, come vessilli della Repubblica di Salò, qualche croce celtica ed anche una effige di Mussolini. Accanto a cartelli spesso aggressivamente ironici contro il premier Mario Monti, raffigurato a volte come un macellaio altre come ”la pecora di Sarkozy”. La piazza si è infiammata alle parole prima del segretario romano Dario Rossin (”nessuno potrà negare che in 20.000 abbiamo marciato su Roma”), poi all’intervento di Storace.
Ne ha per tutti: difende i marò italiani in India, si scaglia contro l’idea di una amnistia, ma soprattutto attacca Mario Monti: lo chiama ”Bin Loden”, rivendica di non ”sorridere compiacente alla Merkel”, di ”amare Roma e l’Italia e non Bruxelles e Bonn, minaccia una denuncia per il decreto sulle vecchie lire. ”Che italiano e’? Dobbiamo restituire Bankitalia allo Stato, ridateci la sovranita’ monetaria”. Per Storace grandi acclamazioni quando attacca Gianfranco Fini, ‘reo’ di aver fatto si’ che ”non ci sia un solo uomo della tradizione dell’Msi che si candidi a guidare il centrodestra”. E proprio nel giorno in cui l’inquilino del Campidoglio da’ segnali di riapertura immaginando una coalizione simile a quella regionale, e cioe’ con l’Udc e La Destra, Storace ottiene applausi attaccando Alemanno: ”e’ il suo compleanno, gli auguriamo una brillante carriera nazionale, ma deve esserci un altro candidato per il Campidoglio. Non so se sarò candidato, io voglio stare col centrodestra, si facciano anche le primarie, ma se entro ottobre non si e’ deciso nulla, allora parto io, andremo quartiere per quartiere”.