ROMA – Tredici rinvii a giudizio, un proscioglimento e tredici stralci per incompetenza territoriale: questo quanto disposto dal gup Carmine Castaldo in merito ad una truffa da oltre due milioni di euro, che sarebbe stata compiuta ai danni della Provincia di Roma attraverso contratti di lavoro fittizi per ottenere i gettoni di presenza.
In totale erano 27 le persone imputante nell’inchiesta portata avanti dal pm Assunta Cocomello, tra cui attuali ed ex consiglieri provinciali, nonchè titolari, amministratori o dirigenti di società in cui i politici risultavano assunti. Il processo per i 13 rinviati a giudizio avrà inizio il 17 ottobre prossimo.
Il gup ha, invece, disposto il proscioglimento per un amministratore di una società “per non aver commesso il fatto”. Per altri 13 il gup ha dichiarato la propria incompetenza territoriale e ha trasmesso gli atti alle Procure di Latina, Tivoli, Velletri, Terni, a seconda dei singoli episodi, ritenendo che il reato si sia perfezionato una volta ottenuto il pagamento del bonifico in banca per i fittizi lavori.
Tra gli imputati figurano l’ex presidente del consiglio regionale Guido Milana del Pd la cui posizione è stata trasmessa a Latina, i consiglieri provinciali in carica Bruno Petrella del Pdl e Francesco Paolo Posa del Pd che sono stati rinviati a giudizio, Ruggero Ruggeri del Pd i cui atti sono stati inviati a Tivoli. Truffa, omesso versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, falso e indebita percezione di erogazioni pubbliche i reati contestati, a seconda delle posizioni processuali per fatti che sarebbero avvenuti tra il gennaio 2002 e il dicembre del 2007.