ANKARA – La Turchia ha richiamato il proprio ambasciatore a Vienna dopo che il Parlamento federale austriaco ha approvato una dichiarazione che ha riconosciuto il massacro degli armeni di 100 anni fa come genocidio: una definizione che Ankara non accetta.
Nella dichiarazione, approvata dai sei partiti che siedono in Parlamento, si legge:
“Viste le responsabilità storiche (…) per l’alleanza della Monarchia austro-ungarica on l’Impero Ottomano nella prima Guerra Mondiale (…) è nostra responsabilità di riconoscere i terribili eventi come un genocidio e di condannarli”. In una nota il ministero degli esteri turco si afferma che l’Austria non ha alcun diritto di “accusare il popolo turco di un crimine” che è “contrario alla verità legale e storica”.
Il richiamo dell’ambasciatore Hasan Gogus per “consultazioni” è il secondo richiamo in Europa dopo quello presso la Santa Sede.