Birmania. Indulto per il leader della minoranza Karen: era condannato a 20 anni

BANGKOK – Un anziano leader della minoranza Karen condannato la scorsa settimana a 20 anni di prigione, Mahn Nyein Maung, è stato liberato dalle autorità birmane. Lo ha annunciato l'Unione nazionale dei Karen (Knu) che da oltre mezzo secolo porta avanti la lotta per una maggiore autonomia del gruppo etnico al confine con la Thailandia. Mahn Nyein Maung è stato fatto rientrare nell'indulto concesso a centinaia di prigionieri politici lo scorso febbraio.

Il gesto consentirà probabilmente di continuare i negoziati tra governo e Karen, che in gennaio hanno raggiunto un cessate il fuoco per la fine delle operazioni militari del braccio armato della Knu, in lotta con il governo centrale dal 1949; un accordo tuttavia con molti punti aperti, che non rappresenta un accordo di pace definitivo.

Mahn Nyein Maung, imprigionato per la prima volta già negli anni Sessanta, fu arrestato lo scorso anno in Cina e poi deportato in Birmania. Dopo aver inizialmente trascorso sei mesi in detenzione per possesso di passaporto falso, è stato messo sotto processo e poi condannato per alto tradimento, dato che la Knu è tuttora considerata un'organizzazione illegale.

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