Bombe a Grappolo: Usa, Russia, Cina e Israele non firmano

La Convenzione che bandisce l’uso delle bombe a grappolo entrerà in vigore a partire del primo agosto: Burkina Faso e Moldova hanno depositato all’Onu gli strumenti di ratifica del trattato, consentendone l’entrata in vigore. Lo ha annunciato l’Onu.

«Si tratta di un passo fondamentale nell’agenda del disarmo mondiale», ha commentato il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon: «La ratifica dimostra la repulsione nei confronti di queste armi, inaffidabili e inaccurate». Ban ha poi invitato le nazioni che non hanno ancora aderito alla convenzione a farlo «senza ritardi».

La Convenzione, siglata a Dublino a dicembre 2008, vieta la produzione, l’uso e il possesso di bombe a grappolo, ordigni letali per la popolazione civile che spesso vengono lasciati nelle ex zone di guerra per anni. Le ‘cluster bomb’ sono state usate nella guerra in Vietnam e nei più recenti conflitti in Iraq, Libano e Georgia.

L’importanza del trattato è molto limitata a causa della mancata firma di Paesi come Israele, Cina, Russia e Stati Uniti, anche se il presidente americano Barack Obama ha firmato un primo divieto all’esportazione di bombe fabbricate negli Usa (che pianificano di bandirle entro il 2018). Burkina Faso e Moldova sono rispettivamente il ventinovesimo e trentesimo Paese ad aver depositato all’Onu gli strumenti di ratifica.

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