Segnali contraddittori dalla giornata di incontri tra le massime autorità italiane e cinesi. Mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ricorda a Hu Jintao il problema dei diritti umani, e il governo cinese reprime nel sangue una rivolta nella regione dello Xinjang, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi trova il modo di elogiare Pechino: «Apprezzo la loro politica dell’armonia, cioè una politica aperta al dialogo con tutti e la volontà di trovare soluzioni multilaterali».
La dichiarazione del premier è arrivata durante una conferenza stampa congiunta con il leader cinese Hu Jintao a Villa Madama. Meno di un’ora prima, durante un incontro a porte chiuse al Quirinale, Napolitano, aveva sottolineato, ferma restando l’autonomia e le ragioni della Cina l’urgenza della questione dei diritti umani.
«Io ho auspicato che in questo quadro – ha sottolineato il Capo dello Stato – si sviluppino maggiormente le relazioni tra Unione Europea e Cina e per questo è essenziale che l’Europa riesca, con coerenza e coraggio, a prendere le decisioni per parlare con una voce sola».
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