TOKYO, GIAPPONE – La Cina ha messo in stato d’allerta le sue truppe sul confine con la Corea del Nord, secondo funzionari americani. Pechino, che e’ alleata del piccolo Paese stalinista, mantiene una forte presenza militare sul confine nel timore che uno sgretolamento del regime porti ad un massiccio afflusso di profughi sul suo territorio.
Le fonti americane affermano che negli ultimi giorni si sono verificati massicci movimenti di truppe cinesi nei pressi del confine. Fonti cinesi non hanno confermato la notizia, che arriva in un momento di forte tensione tra la Corea del Nord e la Corea del Sud, spalleggiata dagli Usa.
Militari americani e sudcoreani sono impegnati in vaste manovre alle quali si ritiene che Pyongyang potrebbe rispondere con un’iniziativa militare. Ma gli osservatori ritengono che il pericolo di una vera e propria guerra sia limitato.
La Cina ha condotto manovre con navi da guerra nel Mar Giallo, vicino alla penisola coreana, in quella che viene valutata come una dimostrazione di appoggio alla Corea del Nord, furiosa per le manovre militari congiunte tra forze americane e sudcoreane che proseguiranno fino alla fine del mese.
Il regime di Pyongyang ha annunciato giorni fa di trovarsi ”in stato di guerra” con Seul ed ha minacciato di attaccare con i suoi missili, che ha mobilitato, la Corea del Sud e le basi americane nel Pacifico.
La Corea del Nord sembra avanzare verso programmi di ordigni atomici basati sull’uranio arricchito invece che sul plutonio, come fatto finora: è l’ipotesi del Washington Post, che riprende giudizi raccolti tra funzionari americani ed esperti indipendenti, insospettiti dalle insolite misure adottate da Pyongyang per nascondere i dettagli sull’arma nucleare usata il 12 febbraio, in occasione del terzo test
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