NICOSIA, CIPRO – Mentre sale la tensione diplomatica fra Usa e Russia sulla crisi siriana, le due potenze proseguono nell’escalation della rispettiva presenza di navi da guerra nello specchio d’acqua antistante la Siria nell’eventualità di un intervento militare contro il regime di Damasco. Se fino a pochi giorni fa, infatti, nel Mediterraneo orientale si contavano già 19 unità da guerra (otto Usa, cinque russe, cinque britanniche e una francese), tra poche ore le stesse acque saranno ancora più affollate perchè stanno per arrivare almeno altre 10 navi (quattro Usa, fra cui una portaerei, e sei russe).
USA – La portaerei nucleare Nimitz e le quattro navi del proprio gruppo d’attacco (l’incrociatore Princeton e le cacciatorpediniere William P.Lawrence, Stockdale e Shoup) sono in navigazione nel Mar Rosso. Non avrebbero ancora ricevuto l’ordine di entrare nel Mediterraneo per partecipare ad un attacco ma si tengono pronte. La Nimitz ha a bordo 3.200 marinai, 2.480 avieri e 90 velivoli tra caccia ad ala fissa ed elicotteri. Il Princeton, con 390 uomini, è armato con missili Tomahawk e Harpoon mentre le altre tre unità imbarcano ciascuna 380 tra marinai e marines e missili Tomahawk. In zona gli Usa hanno già dispiegato cinque cacciatorpediniere lanciamissili: Stout, Mahan, Ramage, Barry e Gravely, ciascuna con 280 uomini a bordo e in grado di intercettare missili balistici e lanciare Tomahawk. Le navi fanno squadra con due sottomarini d’attacco a propulsione nucleare, il Florida e il Georgia, con 140 uomini, ‘appoggiati’ nella base aero-navale di Souda Bay, sull’isola greca di Creta, dove si trova pure la nave da sbarco San Antonio, con 700 marinai e 360 marines.
RUSSIA – A fronte della potenza di fuoco Usa, la Russia ha già sul posto solo quattro grandi ma vecchie navi da sbarco (Kaliningrad, Shabalin, Saratov e Avoz, ciascuna con 90-100 marinai, in grado di trasportare 200 carri armati e 350 soldati, e dotate di missili terra-aria) e il cacciatorpediniere antisommergibile Smetlivy varato nel 1967, con 300 uomini. E’ armato con missili antinave Uran e trasporta un elicottero antisommergibile Kamov Ka-25. Di rinforzo sono attesi a giorni un cacciatorpediniere antisommergibile (probabilmente l’Admiral Chabanenko) e l’incrociatore lanciamissili Moskva. Il primo (300 uomini) è armato con missili antisommergibile SS-N-14 Silex e terra-aria SA-N-9 Gauntlet, mentre il secondo (500 uomini), è armato con lanciamissili 8X8 S-300 PMU Favorit capaci di abbattere missili da crociera e antinave e di 16 missili antinave P-500 Bazalt con una gittata di oltre 500 km.
Altre tre unità russe – la Priazovie, con 140 uomini e attrezzata per la guerra elettronica, e le due navi da sbarco Novocerkassk e Minsk, con 90 marinai e capaci di trasportare 10 carri armati e 340 soldati – hanno attraversato il Bosforo provenienti dal Mar Nero mentre la nave da sbarco Nikolai Filchenkov (analoga alla Minsk) è salpata da Sebastopoli diretta a Novorossiisk da dove farà rotta verso la Siria.
GB – La Royal Navy ha in zona da giorni la portaelicotteri Illustrious (685 uomini), la nave da sbarco Bulwark (325 uomini) e le due fregate Montrose e Westminster (185 uomini ciascuna, armate con missili Harpoon e Sea Wolf) appoggiate da un sottomarino (quasi certamente il Tireless) con 130 uomini e in grado di lanciare missili da crociera Tomahawk.
FRANCIA – Davanti alle coste siriane si è posizionata anche la modernissima fregata antiaereo francese Chevalier Paul. Con 200 uomini a bordo, l’unita’ e’ armata con 32 missili Aster 30 a lungo raggio, 16 missili Aster 15 a medio raggio e otto MM 40 Exocet Block III. La guida dei missili e’ affidata ad un potente radar tridimensionale in grado di inquadrare obiettivi a oltre 200 km di distanza.(ANSA).
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