ROMA – Dopo un’attesa di giorni e dopo numerose critiche su un silenzio protratto a lungo, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha telefonato nel pomeriggio di martedì a Gheddafi.
Il premier Berlusconi ha smentito seccamente al leader libico Gheddafi la possibilità – ipotizzata dallo stesso Colonnello nel suo discorso di oggi in tv – che l’Italia abbia fornito armi o razzi ai manifestanti a Bengasi. Secondo quanto si apprende nel corso della telefonata, durata una ventina di minuti e avvenuta dopo le dichiarazioni di Gheddafi, Berlusconi ha parlato con il leader libico della situazione in Libia, ribadendo la necessità di una soluzione pacifica all’insegna della moderazione per scongiurare il rischio di degenerazione in una guerra civile.
In mattinata Palazzo Chigi aveva anche smentito – con una nota – le voci, circolate ieri, di un presunto ‘aiuto’ di Roma alla Libia nella repressione delle manifestazioni. Nella telefonata di martedì – avvenuta dopo il discorso pubblico del Leader Libico – Berlusconi ha poi parlato della situazione in Libia dopo che ieri sera aveva già definito, con una nota di Palazzo Chigi, ”inaccettabili le violenze” sui civili.
Gheddafi ha rassicurato Berlusconi sulla situazione in Libia, dicendo che nel Paese va tutto bene e che la verità sugli eventi la dicono i media libici.
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