ROMA – Libia. Ufficiale incontro a Parigi Sarraj-Haftar. Macron scavalca l’Italia, ultimo schiaffo. Il presidente francese Emmanuel Macron riceverà domani il primo ministro del governo di Tripoli Fayez Al Sarraj e il generale Khalifa Haftar. Lo fa sapere l’Eliseo, confermando quanto detto dall’inviato Onu Ghassan Salamé in un’intervista. Nel comunicato si legge che la Francia vuole dare “il suo contributo agli sforzi per costruire un compromesso politico sotto l’egida Onu, che riunisca su una base inclusiva l’insieme dei differenti attori libici”.
Il comunicato non dice ovviamente che l’iniziativa francese scavalca l’azione diplomatica italiana, con il nostro governo impegnato nel difficile processo di riconciliazione, indispensabile per mettere un argine alla grande migrazione africana, necessario per gli interessi geostrategici e commerciali, leggi gas e petrolio. Leggi il tentativo francese di scalzare Eni con il governo italiano che sul terreno ha stabilito un canale privilegiato con Sarraj, peraltro per impulso dell’Onu.
L’Italia è stata tenuta all’oscuro del progetto di Macron, ansioso di giocare un ruolo di primo piano in Libia dove gioca di sponda con Emirati e Egitto (suoi grandi committenti), sponsor di Haftar, leader della Cirenaica, mentre ufficialmente sposa la causa di Sarraj che governa Tripoli. Gioca su più tavoli, sostiene di voler rimediare agli errori di Sarkozy che promosse la disastrosa campagna libica finita con la deposizione cruenta di Gheddafi lasciando il paese in preda al caos e al settarismo tribale.
La Francia ha più di qualcosa da farsi perdonare, il metodo non fuga i dubbi che Macron stia solo continuando la guerra di Sarkozy con altri mezzi. Uno sgarbo e un rischio che anche il governo italiano non fa mistero di temere.
“La Francia non deve ripetere in Libia gli errori commessi nel passato. E Macron deve essere inclusivo e prevedere un rapporto speciale con l’Italia”. Lo afferma in un’intervista a Repubblica il sottosegretario alle Politiche europee Sandro Gozi in vista dell’incontro, appena confermato.
La Francia, aggiunge, sulla questione libica “deve evitare i drammatici errori di Sarkozy che in Libia è stato assolutamente disastroso. Noi chiediamo ampia condivisione ed equilibrio che devono essere assicurate insieme da Italia e Francia”.
“Credo che il rinnovato impegno di Macron nella crisi libica voglia essere inclusivo e non esclusivo e preveda una relazione speciale con l’Italia. Questo è fondamentale. Accanto a questo dossier politico c’è uno economico”, aggiunge Gozi. “Ci sono delle situazioni di imprese italiane in Francia che creano sorprese e incomprensioni”.
“Per noi è difficile capire e giustificare l’atteggiamento francese nei confronti della presenza di Fincantieri nei cantieri navali di Saint Naizaire. Prima c’erano i coreani con il 66 per cento e non si capisce bene perché adesso non vadano bene gli italiani, gli europei, con il 51 per cento. Questo è un punto su cui il governo e Gentiloni stanno lavorando”.