ROMA – M5S. Paolo Becchi su Napolitano: “Astuto. Ma senza grillini niente boom in tv”. Intellettuale di riferimento del Movimento 5 Stelle, Paolo Becchi ha una teoria sul milione di teleutenti in più (in realtà sono un terzo) che hanno fatto fallire il boicottaggio video nei confronti del discorso di fine anno di Giorgio Napolitano: trattasi verosimilmente di tutti grillini che non sono riusciti a collegarsi via internet con il blog-discorso contestuale di Beppe Grillo, causa ingolfamento della rete.
Eravamo a casa con un po’ di amici e volevamo collegarci al blog. Ma la Telecom non ci ha concesso la grazia, forse c’erano troppi accessi, e alla fine siamo finiti a sentire Napolitano… (Palo Becchi, intervista a Paola Zanca del Fatto Quotidiano)
Più articolato il suo giudizio politico. Per cui deve riconoscere che la mossa di leggere delle lettere inviategli da cittadini comuni è stata azzeccata (“ha dimostrato grande capacità politica di parlare direttamente al popolo”). Ma è frutto di astuzia politica che non cancella il “progetto” dal’alto di mantenimento di uno status quo superato dagli eventi. La linea 5 Stelle del resto è quella di Grillo, cui Becchi rinvia per la sua analisi politica.
Un nuovo presidente potrebbe significare già una svolta. Napolitano rappresenta un progetto che blocca qualsiasi cambiamento: il dato di fatto uscito dalle ultime elezioni, purtroppo, è che siamo in un sistema tripolare con tre forze che, più o meno si equivalgono. Sarebbe un sogno se gli italiani decidessero di metterci alla prova. Il primo test sono le Europee. Tutti, a cominciare da Napolitano, hanno una paura tremenda che M5S possa fare il blitz, insieme alle forze euro-scettiche degli altri Paesi. Se lo immagina un Parlamento europeo che non corrisponde più a quello nazionale? Se portassimo 20/25 deputati a Bruxelles il quadro cambierebbe completamente. (Palo Becchi, intervista a Paola Zanca del Fatto Quotidiano)