MOSCA – Secondo i dati a disposizione delle autorità russe i missili Usa hanno fatto flop. “La base aerea siriana” di Shayrat “è stata raggiunta solo da 23 missili” americani e “il luogo in cui sono caduti gli altri 36 missili da crociera è sconosciuto”, ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, sottolineando che stando a queste cifre “l’efficacia bellica del massiccio attacco missilistico americano alla base siriana è estremamente bassa”.
Sono 59 i missili Tomahawk lanciati da due cacciatorpediniere Usa nel Mediterraneo orientale, ed hanno colpito alle 20.45 ora di Washington – le 3.45 del mattino a Damasco – la base aerea di Shayrat, nel centro del Paese: la stessa da cui secondo fonti di intelligence sarebbero partiti i jet che martedì hanno scaricato agenti chimici sulla provincia di Idlib, fatali per oltre 70 persone tra cui almeno 30 bambini.
I missili sono stati lanciati da due cacciatorpediniere della Marina – l’USS Ross e USS Porter – nel Mediterraneo orientale. Hanno colpito una base aerea chiamata Shayrat nella provincia di Homs, che è il sito da cui si crede siano decollati gli aerei che hanno condotto l’attacco chimico in Idlib. Gli obiettivi degli americani sono difese aeree, aerei, hangar e depositi di carburante.
La tv di Stato siriana ha detto che un attacco missilistico statunitense ha colpito un certo numero di obiettivi militari all’interno del paese, chiamando l’attacco una “aggressione”. I funzionari degli Stati Uniti hanno detto che i russi, che mantengono forze significative in Siria, sono stati avvisati. C’è una zona militare russa vicina alla base che è stato colpita, ma gli Stati Uniti hanno preso precauzioni per non colpire quella zona, secondo quanto ha detto il Capitano della Marina Jeff Davis.