Finalmente il primo ministro italiano, nonché capo del partito di maggioranza relativa, il Pdl, ha ottenuto il riconoscimento del presidente americano Barack Obama, obiettivo che Berlusconi ha perseguiito con determinazione in questi giorni: e l’invito a Washington è arrivato, la domenica delle Palme, quasiuna gradita sorpresa pasquale.
Berlusconi è stato alle costole di Obama in tutte le tappe di questo “tour de force” in Europa: Londra, Strasburgo, Baden Baden, Praga, incluso il rabbbuffo della regina d’Inghilterra, quando a Londra, per fare uina foto assieme, ha chiamato, strillando. “Mr. Obamaaaa!!!”
Berusconi voleva a tutti i costi una cosa: un colloquio a due con il presidente americano . Obama a Praga ha visto il primo ministro greco Kostas Karamanlis e lo spagnolo José Luis Zapatero. Per Berlusconi l’incontro non c’è stato, ma ci sara’ “prossimamente” durante “una visita di cortesia” del premier a Washington “per preparare i temi del G8”.
Berlusconi ha motivato l’insistenza con Obama, forse per recuperare sull’infelice uscita di sabato sera (o forse per prendere in giro una volta di più): “A Obama ho detto che i giornalisti italiani attribuiscono molta importanza al fatto che non ci sia stato ancora un vertice bilaterale”.
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