
NEW YORK – Salario minimo al palo negli Stati Uniti: la misura fortemente voluta dal presidente americano Barack Obama è stata bocciata al Senato. Obama punta all‘aumento del salario minimo a 10,10 dollari l’ora rispetto ai 7,25 dollari attuali. La quota di 7,75 dollari è rimasta invariata dal 2009 e potrà cambiare solo quando il Congresso adotterà una nuova legge in materia.
Il tentativo dei democratici al Senato è stato fermato dall’opposizione repubblicana. La proposta di legge è stata respinta con 54 voti contrari e 42 a favore, meno quindi dei 60 voti necessari per avanzare la discussione sul provvedimento.
Oggi 41 Stati hanno un salario minimo superiore o pari a quello federale. Negli altri 9 Stati viene applicato il tasso federale. Lo Stato di Washington ha il tasso più elevato: 9,32 dollari l’ora. Secondo i repubblicani un aumento ostacolerebbe la nascita di nuovi posti di lavoro.