Usa. Cominciato lungo weekend prima della seconda inaugurazione di Obama lunedi

La gradinata di Capitol Hill dove Obama presterà giuramento

WASHINGTON. STATI UNITI – A Washington e’ cominciato  sabato il lungo week end al termine del quale, con il giuramento solenne di lunedi’ sui gradini di Capitol Hill, iniziera’ ufficialmente l’Obama bis, il secondo mandato del quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti.

Transenne per strada, palchi montati lungo Pennsylvania Ave, compreso quello superblindato dove la First Family seguira’ la parata, polizia a piedi e a cavallo, Fbi, servizi segreti, elicotteri dei marines e delle special forces pronti ad intervenire nel caso che qualcosa vada storto.

A questa cinquasettesima cerimonia nei 236 anni di storia americana non sono previsti i quasi 2 milioni che hanno assistito al primo storico giuramento di Barack, 4 anni fa. Tuttavia almeno 600 mila persone affluiranno nella capitale da tutti gli States.

Una festa che assume un valore molto importante, per il movimento a favore dei diritti civili. Proprio lunedi’, infatti, l’Inauguration Day coincidera’ con un’altra festa nazionale americana in onore di Martin Luther King Day, il carismatico leader nero assassinato nel 1968 a Memphis, Tennessee.

Inoltre, il titolo della cerimonia e’ ”Faith in America’s Future’, in memoria del centocinquantesimo anniversario dell’Emancipation Proclamation, il decreto emanato da Abraham Lincoln con cui gli States abrogarono per sempre la schiavitu’. Ma non mancheranno balli, concerti e iniziative di volontariato.

Tutti gli avvenimenti sono descritti in un sito creato ad hoc www.2013 pic.org . Si parte sabato, una giornata dedicata al volontariato ribattezzata ‘National Day of Service’. Per tutto il giorno lungo il National Mall si tiene il ‘Service Summit’. Circa 100 organizzazioni del volontariato incontreranno i cittadini per coinvolgerli in progetti a favore delle comunita’ locali.

Ci saranno speaker d’eccezione come la presidente del Summit, Chelsea Clinton e la copresidente del comitato organizzatore Eva Longoria. Tanti ministri e gli stessi Obama faranno servizi di volontariato nella zona del District of Columbia. Piu’ tardi, in serata, nel gigantesco Washington Convention Center, la First Lady e la moglie del vice-presidente Joe Biden, Jill, ospiteranno un concerto per bambini a inviti, riservato a migliaia di famiglie dei militari. Domenica 20 va in scena il primo giuramento di Obama. Sara’ una cerimonia privata e il presidente usera’ la bibbia della suocera, l’onnipresente signora Robinson,

Lunedi, il gran giorno, l’Inauguration Day. Stavolta Barack giurera’ su due bibbie storiche, la prima quella appartenuta a Lincoln, la stessa su cui giuro’ 4 anni fa. La seconda e’ quella posseduta da Martin Luther King. Nello stesso giorno ci sara’ la parata per le strade di Washington e i due i balli di gala ufficiali, gli Official Inauguration Balls. Aprira’ la cerimonia del giuramento il saluto formale del Senatore democratico di New York, Charles E. Schumer, presidente del comitato parlamentare per l’insedimento.

A seguire l’attesa ‘Invocation’ letta da un’icona della lotta nera contro la discriminazione razziale, Myrlie Evers-Williams, ex presidentessa del Naacp e vedova di Medgar Evers, un militante per i diritti civili ucciso nel lontano 1963. Poi tocchera’ al vice-presidente Joe Biden giurare davanti a Sonia Sotomayor, la prima componente ispanica nella storia della Corte Suprema.

Quindi James Taylor con la struggente ‘America The Beautiful’ creera’ l’atmosfera prima del momento cruciale, il giuramento del presidente davanti al Chief Justice of The United States, John G. Robert Jr. Dopo la formula di rito, l’Inaugural Address di Obama, il suo discorso al popolo americano. Infine, ”My Country Tis of Thee”, un inno patriottico americano affidato alla celebre cantautrice Kelly Clarkson, e una poesia letta da Richard Blanco, un poeta di origine cubana scelto non a caso da Barack Obama.

Si tratta del primo letterato latino e apertamente gay a prendere parte a una cerimonia d’insediamento. Poi la benedizione. E infine l’inno nazionale, cantato da Beyonce’, la stella del momento, che a febbraio cantera’ al Superbowl, lo show tv piu’ visto dell’anno.

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