Venezuela. La chiesa cattolica scende decisamente in campo contro Maduro

Nicolas Maduro
Nicolas Maduro

VENEZUELA, CARACAS – La Chiesa venezuelana mette da parte le ultime esitazioni e scende in campo oggi con parole pesanti contro il governo di Nicolas Maduro, accusato di essere all’origine della “grave crisi” che insanguina il Paese e denunciando la “brutale repressione” con la quale ha risposto alle proteste che si susseguono da inizio febbraio. E questo proprio mentre si ipotizza una mediazione della Santa Sede per favorire il dialogo fra potere chavista ed opposizione.

In un comunicato letto dal presidente della Conferenza episcopale locale, Diego Padron, i vescovi cattolici hanno denunciato come “causa fondmentale” dell’ondata di disordini e violenze nel paese la volontà del regime di attuare un programma politico – il Piano della Patria, lasciato in eredità dal defunto Hugo Chavez al suo poco carismatico delfino Maduro – dietro al quale quale si intravede un disegno “totalitario”. I responsabili della Chiesa venezuelana hanno tracciato un bilancio molto negativo dell’azione del governo, accusandolo di non dare risposte adeguate a problemi come l’inflazione e la scarsità dei beni di prima necessit� e l’insicurezza, che sono alla base del malcontento e della protesta di molti.

“Il governo sbaglia se crede che la crisi si possa risolvere con la forza”, ha ammonito Padron, che pur condannando gli episiodi di violenza che accompagnano anche la protesta antichavista, ha difeso come “legittime” le manifestazioni degli studenti e denunciato la “brutale repressione” delle forze di sicurezza e dei gruppi civili armati chavisti “che agiscono impunemente sotto lo sguardo delle forze dell’ordine”. Per uscire dalla crisi, hanno sottolineato i vescovi, è necessario un “dialogo sincero”, che escluda “la persecuzione giudiziaria dei dirigenti antigovernativi”, e “con una agenda stabilita, in un clima di uguaglianza fra gli interlocutori alimentato da gesti concreti delle parti”.

Tutte condizioni finora rifiutate da Maduro. La dura presa di posizione della Chiesa venezuelana arriva dopo che la Santa Sede ha dichiarato la sua disponibilità  intervenire per mediare fra governo ed opposizione, e pochi giorni prima del ritorno a Caracas della ‘troika’ di ministri degli Esteri dell’Unasur (Brasile, Colombia, Ecuador) che si sono offerti anche loro per favorire il dialogo. Mentre non appare casuale che l’arcivescovo di Caracas, cardinale Jorge Urosa Savino, abbia sottolineato alla stampa il doppio atteggiamento del governo. Con Maduro che da un lato si dice disposto ad accettare un arbitrato del Vaticano, ma dall’altro non ha fatto “finora pervenire alcuna risposta ufficiale” concreta alla nunziatura apostolica di Caracas.

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