Di nuovo il Venezuela trema e sale la tensione per una mossa molto forte del presidente Hugo Chavez, che sta cercando di imprimere al suo governo, una svolta bolivariana, nel nome del Libertador socialista, che in tutta l’America Latina è usato come una bandiera rivoluzionaria. La svolta è contenuta nel progetto di legge che riforma il sistema educativo.
Il progetto di legge, approvato a Caracas tra il 13 e il 14 agosto segna una svolta perché socializza il sistema educativo, assegnando allo Stato una funzione chiave nella formazione delle nuove generazioni. I critici e l’opposizione, abbastanza remissiva, dopo il tentato golpe del 2002, ritengono che il progetto subordini addirittura la libertà di stampa e di espressione alle direttive dello Stato Educatore. Non si potranno più pubblicare, per esempio, notizie, che danneggino il lavoro degli educatori. Inoltre la socializzazione della scuola implica l’ingresso nel sistema scolastico delle istituzioni locali e nazionali, ovviamente in mano al partito di Chavez. La riforma della scuola era attesa da decenni, ma – sostiene Olivier Dabène- uno dei responsabili in America Latina del controllo della democraticità del sistema scolastico, il rischio di una involuzione autoritaria in Venezuela diventa allarmante.