Aldo Grasso contro sottosegretario Davide Faraone su occupazione scuole

Aldo Grasso su occupazione scuole contro sottosegretario Davide Faraone
Davide Faraone

PALERMO – Aldo Grasso contro Davide Faraone l’okkupatore. Sul Corriere della Sera, Grasso stronca il giovane deputato Pd Faraone, nominato sottosegretario all’Istruzione dal premier Matteo Renzi.

La sua “colpa” un intervento, ospitato lunedì sulle pagine del quotidiano La Stampa, nel quale Faraone ha aperto un dibattito difendendo le occupazioni scolastiche e sostenendo che cortei e autogestioni “in alcuni casi” possono rivelarsi “più formative delle ore passate in classe”. 

Occupazioni che per legge sarebbero illegali, ma che il sottosegretario considera luoghi di “selezione per le classi dirigenti del domani”. Considerazioni che per Grasso sono da considerarsi “nostalgica apologia” sessantottina, tanto da arrivare a parlare di “dovere allo studio” e non “diritto allo studio”.

“L’istruzione sembra una cosa importante finché non incappiamo in sottosegretari istruiti. La nostalgica apologia delle okkupazioni lanciata dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone lascia interdetti. Quello stantio rito che tra novembre e dicembre si celebra in molte scuole d’Italia (cortei, autogestioni, graffiti, sacchi a pelo, invettive contro il governo per i tagli all’istruzione, vandalismi…) ha trovato proprio nel governo un insperato difensore.

Mentre professori e presidi cercano con fatica di tenere in piedi un’istituzione che di problemi e situazioni critiche abbonda, il sottosegretario Faraone, classe 1975, ha dichiarato che le occupazioni scolastiche sono «esperienze di grande partecipazione democratica che ricordo con piacere», e che sono «in alcuni casi più formative di ore passate in classe».

Lo ha detto non una ma due volte, nero su bianco, e per non lasciare nulla di intentato ha aggiunto: «Io ho maturato la mia voglia di fare politica, proprio durante un’occupazione». Poi, con enfasi elegiaca, si è concesso una riflessione personale: «Anche in quei contesti si seleziona la classe dirigente».

E si vede! I genitori sono parsi rassicurati, ma molti professori si sono arrabbiati. E la legalità? E le lezioni perse? Nessun problema, ci penserà il sottosegretario alla Distruzione. Anche per i politici vale la regola che esprimere opinioni è il modo migliore per eludere il dovere allo studio”.

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