PALERMO – Angelo Figuccia, 63 anni, consigliere comunale di Forza Italia di Palermo, da sempre considerato il fustigatore di unioni civili, parate omosessuali e sacerdoti troppo tolleranti, si è convertito all’Islam. “Nel credo islamico ci sono valori che la Chiesa cattolica sembra avere abbandonato” ha scritto e detto Figuccia annunciando la conversione. “I musulmani credo abbiano valori più robusti, non all’acqua di rose, non mitigati dal concetto del Dio perdona tutti. Ma devo studiare. Ho sentito questo imam che vive a Capaci, si veste bene e sa parlare. Voglio confrontarmi” dice il consigliere comunale di Forza Italia, intervistato da Repubblica.
Un’affermazione, dopo l’attentato a Charlie Hebdo, destinata a far discutere.
«Lo so, questa mia posizione può sembrare provocatoria ma voglio premettere che condanno violenze di ogni tipo, a partire da quelle di Parigi. E sono per la libertà di stampa».
E allora?
«Allora sono deluso da una Chiesa affidata a preti e a vescovi pedofili. Ma come fa un cristiano a essere rappresentato da gente così? E poi, diciamola tutta: anche sulla mafia non c’è mai stata una condanna netta. Per carità, ricordo l’anatema di Giovanni Paolo II. Ma don Puglisi è stato l’unico martire con la tunica fra tanti martiri civili».
Lei scrisse al capo dello Stato per bloccare il Pride “pericoloso per la morale collettiva”.
«Ma quando due maschi si baciano per strada, che messaggi trasmettiamo ai bambini?».
“Dio ci punirà”, tuonò davanti al registro delle unioni civili.
«Se la legge riconosce il matrimonio omosessuale, io mi adeguo. Ma non toglierei mai a un bimbo il diritto di avere una mamma».
Tiene tanto alla famiglia tradizionale da avere un figlio deputato all’Ars e uno consigliere in una circoscrizione.
«Ho trasmesso loro la passione e ho portato qualche voto. Il regalo di un vero papà».
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