Crac Sopaf, niente patteggiamento per Giorgio Magnoni

Crac Sopaf, niente patteggiamento per Giorgio Magnoni
Crac Sopaf, niente patteggiamento per Giorgio Magnoni

ROMA – “Non sono sufficienti 4 anni e 10 mesi di reclusione – scrive Giuseppe Guastella del Corriere della Sera – per far chiudere a Giorgio Magnoni i conti con la giustizia nel processo in cui è imputato per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta, alla truffa e alla corruzione per il crac della Sopaf”.

L’articolo di Giuseppe Guastella: I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano ieri hanno rigettato il patteggiamento raggiunto con l’accusa perché la pena «non è congrua per difetto» per reati di tale «rilevante intensità» e non si possono concedere le attenuanti, anche perché Magoni, che finì agli arresti domiciliari nel maggio 2014 rimanendoci due mesi, non ha mostrato «nessuna volontà di risarcire persone offese e i danneggiati», tra i quali ci sono le casse previdenziali dei ragionieri, dei giornalisti e dei medici che avrebbero perso circa 79 milioni di euro, e non ha «fornito alcun apporto alle investigazioni». Accolto invece il patteggiamento a tre anni e 6 mesi per Alessandro Luca Magnoni, figlio di Giorgio, imputato di bancarotta fraudolenta (…).

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie