ROMA – Un tesoro da 4 miliardi nelle mani dei terroristi dell’Isis. A fare i conti in tasca ai jihadisti è il Sole 24 Ore. Solo in Italia, alla fine del 2014, il tesoretto congelato ai terroristi ammontava a circa 32 milioni di euro, 3,6 miliardi di dollari americani e quasi 200mila franchi svizzeri, riconducibili a 67 soggetti. In totale, circa 4 miliardi di euro destinati a soggetti o gruppi terroristici. A rivelare i dati è l’Unità d’informazione finanziaria di Bankitalia (Uif) e del Comitato di sicurezza del Mef. Secondo l’inchiesta, gran parte dei fondi appartengono a iraniani e siriani.
In molti casi, le modalità operative utilizzate per finanziare il terrorismo sono simili a quelle usate a scopi di riciclaggio. Nel corso del mese di gennaio 2015, sono stati innalzati i limiti per i trasferimenti di fonti da e verso soggetti iraniani. La soglia per l’obbligo di notifica preventiva al Comitato di sicurezza finanziaria è passata da 10mila a 100mila euro; quella per l’obbligo di autorizzazione da 40 a 400mila euro.
“Dopo queste modifiche – spiega il Sole 24 ore – il numero di istanze al trasferimento di fonti da o verso soggetti iraniani si è considerevolmente ridotto passando dalle oltre 4.300 del 2013 a circa 1.400 nel corso del 2014”.
Quanto ai fondi siriani, l’inchiesta cita dati del 2011, quando su 77 milioni di euro congelati – riconducibili a 59 soggetti – 69 milioni di euro si riferivano a operazioni e rapporti intrattenuti con banche siriane.
“Nel corso del 2014 – conclude il Sole 24 ore – sono pervenute all’Uif 93 segnalazioni di operazioni sospette di finanziamento del terrorismo, la maggior parte delle quali (oltre il 90%) trasmesse da intermediari bancari e finanziari”.