ROMA – Da un incarico importante all’altro, senza laurea ma con le amicizie giuste. Andrea Bianchi è uscito dal Campidoglio ed è entrato alla corte di Buzzi, in quella cooperativa 29 Giugno a cui la giunta Marino pochi giorni dopo concedeva un affitto stracciato (regolarizzandone la posizione) per il suo quartier generale di via Pomona.
Come racconta Raffaella Troili sul Messaggero,
Bianchi a ottobre 2013, era stato costretto a dimettersi da capo ufficio staff del vicesindaco Luigi Nieri perché era venuto fuori che si era attribuito una laurea che non aveva. Il suo nome era finito sui giornali, «una ferita profonda», disse Nieri; poi l’anonimato, prima di andare a ricoprire un ruolo ancor più delicato e impegnativo: controllare tutto il sistema economico della cooperativa, le entrate, le uscite, il patrimonio, gli appalti. Anche stavolta senza laurea. Bianchi compare nelle intercettazioni dell’operazione Mafia capitale, nei dialoghi tra Buzzi e Carminati. Fra le molte pedine a disposizione in Campidoglio spunta anche lui.
Dice Buzzi: «Si però qui quando c’avemo Bianchi famo lavorà Bianchi». E prima «Me tocca riandà da quello scemo di Nieri». Il boss e il patron della 29 giugno parlano di un affare, un terreno di un ettaro da prendere, per farne un campeggio per disadattati», «potremmo prende la possibilità de fa’ un campeggio.. io una volta lo vidi… alla tenuta del Cavaliere». Quindi, Buzzi fa riferimento a «mille euro al mese» dati al capo segreteria (Franco Figurelli) di Mirko Coratti, «lui sta con me… gioca con me ormai…».
Il 3 gennaio 2014 alla riunione, nel quartier generale di Buzzi, partecipa anche Bianchi. Si parla di emergenza rifiuti («siamo stati coinvolti da Ama per la gestione della pulizia straordinaria…») ed emergenza abitativa, di affidamenti e molto altro. Buzzi inizia spiegando che con loro è presente Andrea Bianchi che ha cominciato a collaborare con loro dal giorno precedente. Ed è lo stesso Bianchi sul Magazine della cooperativa (direttore responsabile Carlo Guarany) a firmare l’articolo: Controllo di gestione, conoscere per capire, capire per migliorare. Si parla del nuovo ufficio, «una struttura delicata» visto l’implementarsi delle attività (…). A capo dell’ufficio c’è lui, l’ex capo staff di Nieri.
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