ROMA – “Il dito (medio) e la luna”, questo il titolo dell’editoriale a firma di Marco Travaglio sulle pagine del Fatto Quotidiano del 21 novembre:
Dunque, ricapitolando. Il vero scandalo del caso Cancellieri è che la stampa abbia pubblicato le sue telefonate con i Ligresto’s. E il vero scandalo del caso Vendola è che i giornali abbiano riportato la sua chiacchierata ridanciana con Archinà, il faccendiere dei Riva. Lo sostiene una multiforme e trasversale combriccola di politicanti, che naturalmente ha deciso di lasciare la Cancellieri e il Vendola ai loro posti. Per la Cancellieri, la scusa è che non è indagata. Per Vendola non si può, perché è indagato sia sul caso Ilva (concussione) sia sulla malasanità pugliese (un paio di abusi d’ufficio), e allora la scusa è che non è stato condannato (…)
Ieri, a SkyNews24, il noto Nitto Palma e l’ignoto Danilo Leva – inopinatamente responsabile giustizia del Pd – cinguettavano amorevolmente sullo scandalo della stampa che pubblica intercettazioni, mentre i loro partiti in Parlamento facevano scudo alla ministra dei Ligresto’s, che Letta Nipote si era caricato sulle spalle come fosse la sua pròtesi. Così ha deciso il presidente della Repubblica, capo del governo e segretario del Pd: Giorgio Napolitano. In effetti, se i giornali non uscissero, o non pubblicassero notizie, o si limitassero alle pagine degli spettacoli, dei necrologi e della gastronomia, nessuno saprebbe nulla della ministra Cancellieri-Fonsai. Ci vuole una riforma. Potrebbe scriverla Brunetta, che alla Camera ha dato prova di saperla lunga: a suo dire, il caso Cancellieri non esiste, se non per “la macchina del fango messa in moto da Repubblica e dal Fatto Quotidiano, dotati di intercettazioni e tabulati che non si capisce come siano finiti dalle procure a loro” (…)
Anche la senatrice Finocchiaro potrebbe dare una mano: l’altro giorno la cosiddetta presidente della commissione Affari Costituzionali si è molto doluta con il presidente ridens del Senato, Piero Grasso, perché i giornali hanno pubblicato le sue telefonate con la compagna Maria Rita Lorenzetti, già governatrice dell’Umbria e poi presidente di Italferr (gruppo Fs), purtroppo arrestata per corruzione. Bisogna assolutamente fare qualcosa: per esempio abolire la cronaca giudiziaria, così la gente non saprebbe nemmeno che il marito della Finocchiaro, Melchiorre Fidelbo, è sotto processo per abuso d’ufficio e truffa su un appalto senza gara da 1,7 milioni di euro. Quindi facciamo così: una bella legge-silenziatore firmata da Brunetta, Cancellieri, Finocchiaro, e magari pure da Vendola. Il quale, davanti al consiglio regionale pugliese, anziché dimettersi per l’indegna telefonata con Archinà, ha accusato il Fatto di averla manipolata. Forse gli sarebbe piaciuto: manipolandola, gli avremmo fatto un favore. La tragedia (sua) è che l’abbiamo pubblicata integrale.
Ps. Ieri i 5Stelle hanno fatto un figurone con la mozione di sfiducia alla Cancellieri e le proteste in aula per l’inaudito salvataggio. Infatti, come sempre in questi casi, hanno deciso di sputtanarsi con un inverecondo commento sul blog di Grillo che accusa la nostra Paola Zanca di avere “mentito sapendo di mentire” sulla notizia (vera, e per nulla scandalosa) della richiesta di un contributo ai parlamentari per autofinanziare il prossimo V-Day (…)
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