ROMA – Sono 793 gli uomini a servizio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il doppio degli uomini che si occupano della sicurezza del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Silvia D’Onghia sul Fatto quotidiano scrive che “l’esercito di Napolitano ci costa 40 milioni di euro”, una cifra importante se confrontata con i “paventati tagli”.
D’Onghia scrive sul Fatto quotidiano:
“Quattordici milioni e 300 mila euro di stanziamento nel bilancio di previsione 2014; 793 unità, tra poliziotti, carabinieri e corazzieri, il cui stipendio “grava in misura largamente prevalente sulle amministrazioni di appartenenza”, quindi costa allo Stato almeno altri 30 milioni di euro l’anno, considerando una retribuzione media di 40 mila euro lordi. E i 14 milioni a che servono? A pagare al personale le indennità supplementari, come vedremo”.
La Presidenza della Repubblica sottolinea in una nota i tagli eseguiti:
“i 228 milioni di euro a carico dello Stato “sono pari a quelli del 2008, con una riduzione in valore reale di circa il 12 per cento, tenendo conto dell’inflazione”. Cifra che viene confermata anche per i prossimi due anni, “grazie a ulteriori misure di riduzione della spesa adottate nel corso del 2013”. Sicuramente un segnale positivo. Eppure, quando poi si passa al comparto sicurezza, le cifre relative ai tagli appaiono ben poca cosa: “La consistenza del personale distaccato per esigenze di sicurezza – si legge ancora – si è ridotta nel corso del 2013 di 26 unità, passando da 819 a 793”, corazzieri compresi”.
Il numero degli uomini che si occupano di Napolitano, continua il Fatto quotidiano, è doppio rispetto a quelli al servizio di Obama:
“L’ufficio preposto per la sicurezza di Barack Obama, il Secret Service, è composto da 500 persone: oltre al presidente, gli agenti si occupano dell’incolumità della sua famiglia e di quella del vicepresidente e dello speaker del Congresso. Ci sono poi 1300 militari che coprono le 24 ore per sette giorni su sette, ma è una cifra che comprende la Casa Bianca, le ambasciate e le missioni diplomatiche di Washington. Il presidente francese, François Hollande, ha a disposizione alla voce sicurezza “soltanto” sei milioni di euro. Cifra che si riduce a due milioni e mezzo se si lancia uno sguardo a Berlino”.
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