SANREMO – Elton John sarà tra gli ospiti del Festiva di Sanremo e sarà accompagnato dal marito David Furnish. Una presenza che, col la discussione in aula del ddl Cirinnà su unioni civili e stepchild adoption, è stata criticata fortemente da Il Giornale che parla di “spot pro coppie gay”. Dopo l’annuncia di Massimo Giletti a L’Arena sulla presenza di Elton John e compagno al Teatro Ariston e le polemiche sollevate, il conduttore Carlo Conti ha riportato l’ordine: “E’ un ospite canoro del Festival”.
Il Fatto Quotidiano scrive che il cantante è da sempre molto attivo per i diritti delle coppie omosessuali e che Il Giornale teme che la sua presenza possa alimentare gli scontri relativi proprio al ddl Cirinnà e alla discussione in Italia sulle unioni civili e l’adozione alle coppie omosessuali:
“La presenza dei due occupa già le prime pagine di alcuni quotidiani con Il Giornale che parla di “spot pro coppie gay”. Vent’anni di relazione, Elton John e David Furnish si sono sposati nel 2014 e hanno avuto due bambini dalla stessa madre surrogata: Zachary Jackson Levon, nato a dicembre 2010 e Elijah Joseph Daniel, nato nel 2013.
Non è ancora noto se la star parlerà con la stampa in occasione della trasferta sanremese o farà qualche accenno alla sua vita privata dal palco. Interpellato a margine del tradizionale gala di benvenuto che si è tenuto stasera al Casinò di Sanremo, Carlo Conti ha tagliato corto: “Elton John è un ospite canoro del festival”, ha detto il conduttore di Sanremo 2016 prima di lasciare il party.
“La verità – ha dichiarato il direttore di RaiUno Giancarlo Leonenel corso della conferenza stampa di presentazione della kermesse – è che non abbiamo la più pallida idea se verrà col marito o no. Questo è un festival della canzone. Lui è una star ed è stata invitata a cantare in tempi non sospetti. Francamente non credo che il dibattito parlamentare in atto risentirà della sua presenza a Sanremo”.
Alla polemica si è aggiunta anche la voce di Massimo Gandolfini, presidente del ‘Family day’ 2016, che sull’argomento ha detto: “Chiediamo che ci si limiti alla sua performance canora, evitando che si trasformi in un comizio a favore dell’omogenitorialità”. “Il servizio pubblico – conclude Gandolfini – non può essere strumento di parte””.