ROMA – “I 5 motivi per cui ha vinto suor Cristina” scrive Selvaggia Lucarelli su Libero Quotidiano. E aggiunge: “A The Voice risposta cattolica alla drag queen barbuta”.
Prima di parlare della vittoria di Suor Cristina a The Voice, urge spiegare il format per quei milioni di italiani che non l’hanno visto. The Voice, in parole povere, è più o meno così congegnato: inizialmente i quattro giudici se ne stanno con le poltrone giratementre i concorrenti cantano per non vedere chi canta e il pubblico da casa se ne sta a sua volta con le poltrone girate per non vedere com’è vestita Noemi. Poi i giudici vengono scelti dai cantanti più o meno con i seguenti parametri: quelli che hanno bisogno dei consigli di una zia scelgono la Carrà, quelli che hanno bisogno di Bella zia! Scelgono J-Ax, quelli che hanno bisogno di una pettinata come la zia rimasta zitella scelgono Noemi, quelli che non si lavano i capelli da una settimana scelgono Piero Pelù. A quel punto, sbrigate le formalità per far sembrare il programma un format inedito, inizia X Factor.
Terminate le doverose premesse, andrei a commentare la vittoria di Suor Cristina, partendo dalla sua storia. Alcuni anni fa Suor Cristina aveva partecipato alle selezioni di Amici ma era stata scartata. Nessuno sa come mai all’epoca non ne sia stato compreso il talento, ma secondo voci di corridoio, al provino Cristina aveva dichiarato: «Intendo sposare Gesù », e come noto ad Amici non viene ammesso un concorrente etero da almeno sei anni. Pare anche che la De Filippi avesse tentato di dissuaderla da una scelta così estrema e che lei avesse risposto: «Sempre meno estremo sposare Gesù che Maurizio Costanzo! », ma anche queste sono mere illazioni.
Fatto sta che dopo aver risposto alla chiamata di Gesù, Suor Cristina ha risposto a quella di J-Ax e puntata dopo puntata ha conquistato il pubblico da casa fino ad accaparrarsi la schiacciante vittoria di ieri sera. I motivi del trionfo sono parecchi e vado ad elencarli: a) con la sua faccia pulita da eterna fanciulla alla Debora Serracchiani e voce limpida alla Cristina D’Avena, Suor Cristina è stata l’anti Conchita. Non ha la barba e non è nemmeno una di quelle suore coi baffi in cui tutti noi ci siamo imbattuti una volta nella vita. Tutti i Giovanardi d’Italia hanno visto in lei il riscatto, la controffensiva apostolica alla barba satanica di Conchita Wurst e l’hanno votata in massa. Lei a Gesù ha offerto il suo voto, gli italiani il loro televoto. A questo punto resta solo da capire quale sarà il passo successivo nel prossimo talent canoro: il prete con le extension? La badessa mangiafuoco? Don Mazzi coi dreadlocks? Suor Lara Comi?
b) Il merito del trionfo è anche del suo coach J-Ax. Che diciamocelo: è un gran paraculo. Consumatore abituale di metafore che neanche la Mazzantini sotto l’effetto di un fungo messicano, ha finto con mefistofelica furbizia, di credere fermamente nelle doti canore di Suor Cristina. Lei cantava e a ogni acuto un suo tatuaggio fumava come l’anticristo a contatto con l’acqua santa, ma sorrideva e «spacchi!»e«bellazio!». E sebbene a ogni suo duetto con Suor Cristina un rapper dall’altra parte del mondo morisse, lui continuava a guardarla come fosse Rihanna. A J-Ax interessava vincere e sapeva che suor Cristina era il suo cavallo mediatico migliore. Fossi Grillo, J-Ax me lo prenderei come consulente alla comunicazione.
c) Suor Cristina ha vinto perché è un panzer. Profetico il titolo della canzone che ha cantato durante la finale Lungo la riva. Ecco, lei lungo la riva ha visto passare i cadaveri di tutti i concorrenti e perfino dei giudici. Li ha asfaltati tutti.
d) Suor Cristina ha vinto perché il look da suora funziona. La Bignardi c’ha fondato una carriera.
e) Da Madonna crocifissa sul palco a Lady Gaga che resuscita Gesù, sulla scena musicale mondiale s’era visto di tutto tranne una suora che vince e recita il Padre nostro.