STARANZANO – Non ce la faceva più a vedere sua moglie, una donna di 82 anni, compagna di una vita, ridotta così dal morbo di Alzheimer. Quindi l’ha soffocata. Poi si è diretto nel suo garage, ha appeso una corda al soffitto e poi si è impiccato. Una tragedia avvenuta ieri 30 marzo a Staranzano in provincia di Gorizia. Lui aveva 84 anni e si chiamava Piero Zuppi, lei ne aveva 82 e si chiamava Luciana Torcello. La racconta nei minimi particolari il quotidiano Il Piccolo:
Ha soffocato la moglie e poi si è tolto la vita. Un gesto di amore estremo, quello di una coppia profondamente unita nella vita trovatasi a fronteggiare l’incedere dell’età che non fa sconti alla sofferenza. La tragedia si è consumata ieri mattina, in un appartamento di una palazzina di due piani, in via Mazzini, a Staranzano. Pietro Zuppi, 84 anni, e la consorte Luciana Torcello, 82 anni, erano una coppia indivisibile. Legati e indispensabili l’uno all’altra come l’ossigeno che si respira. Il tragico evento è avvenuto prima di mezzogiorno.
Secondo quanto s’è potuto apprendere, l’uomo ha strangolato la moglie sul divano per poi togliersi la vita, appartandosi in garage. Prima di porre fine alla propria esistenza, l’anziano ha telefonato ad uno dei due figli, Dario, residente a Milano, comunicandogli il suo disperato gesto compiuto nei confronti della consorte. Dario ha quindi cercato il fratello, Maurizio, residente a Monfalcone. Da qui l’allarme, con l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri di Staranzano assieme alla Radiomobile e all’aliquota operativa di Monfalcone, nonchè gli operatori sanitari del 118, con due ambulanze. Una mobilitazione che ha suscitato evidente preoccupazione su quanto potesse essere accaduto.
La palazzina è situata nel tratto finale di via Mazzini, di fronte a un condominio in cemento grezzo, che giace ormai abbandonato da tempo, dopo il fallimento della ditta costruttrice.
Una piccola via, in un susseguirsi di casette poco lontano dal collegamento principale tra Staranzano e Monfalcone, via Trieste. Una zona tranquilla, che ieri è stata squarciata dalla tragedia. I carabinieri hanno assunto le indagini, eseguendo i necessari rilievi. Sul posto è giunto anche il medico legale, con l’opportuna comunicazione dell’evento all’autorità giudiziaria di Gorizia.Un dramma che via, via è trapelato in zona, tra sconcerto e incredulità. Pietro e Luciana erano una coppia stimata e benvoluta. Lui si prendeva cura della consorte, che da qualche tempo era costretta a confrontarsi con le “ferite” di una malattia progressiva come l’Alzheimer.