ROMA – Terrorismo, parla il “super carabiniere”: il rischio c’è, ma l’intelligence è affidabile e sta lavorando bene. A Parlare, al Il Messaggero Veneto, è il comandante Alfa, uno dei fondatori dei Gis, il reparto di intervento speciale dei Carabinieri voluto nel 1977, in pieno terrorismo, dall’allora presidente Francesco Cossiga. Ha missioni alle spalle in Italia, Iraq, Afghanistan, Kosovo. Ecco cosa dice a proposito dell’attuale allarme terrorismo nel nostro Paese:
Comandante, quanto è grande il rischio terrorismo in Italia?
«Il rischio c’è, ma l’intelligence sta lavorando ottimamente. A questo aggiunga che le forze di polizia territoriali e quelle speciali sono pronte a intervenire. Non è stato trascurato nessun particolare».
Sentirla rincuora, ma non è facile stare tranquilli.
«La popolazione deve continuare a fare quello che ha sempre fatto; non deve perdere le proprie abitudini. Se non lo facesse avremmo già perso. Capisco che non è facile, ma stiamo lavorando da grande squadra».
Il ministero della Difesa ha mandato l’esercito al confine: non è rassicurante.
«Ma è giusto. I controlli sono necessari. Non possiamo chiudere le frontiere a tanta povera gente, ma fra loro potrebbero esserci “lupi solitari”. Per questo servono “sentinelle” nei punti nevralgici».
Roma blindata per il Giubileo: qual è la situazione?
«Sta andando benissimo. Le forse dell’ordine lavorano bene con tanti sacrifici e siamo pronti a qualsiasi problema. I fatti di Parigi ci hanno insegnato molto. Siamo molto ben preparati».
Cosa intende con …“i fatti di Parigi ci hanno insegnato molto”?
«Studiamo, analizziamo e approfondiamo ogni forma di attacco terroristico per essere pronti a ogni eventualità».