ROMA – Domani 22 maggio la legge 194 compie il suo 34esimo anniversario: da allora il numero degli aborti in Italia si e' ridotto di oltre il 50%. L'AIED (Associazione Italiana per l'Educazione Demografica) e l'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, faranno il punto della situazione con l'obiettivo di presentare al governo e alle regioni delle proposte giuridiche ''per far sì che il diritto dei medici ad obiettare e il diritto delle donne ad interrompere la gravidanza possano essere equamente garantiti''.
Gli esperti riuniti in un convegno al Senato cercheranno ''una soluzione al conflitto attualmente esistente nella garanzia di due diritti: quello dei medici ad essere obiettori e quello delle donne ad interrompere la gravidanza secondo quanto previsto dalle legge 194, ovvero nei tempi più brevi possibile e nelle strutture pubbliche più vicine", precisano Mario Puiatti, Presidente nazionale dell'AIED e Filomena Gallo, Segretario dell'Associazione Luca Coscioni.
"In Italia, come segnalato dagli studi internazionali – proseguono – persiste una visione moralistica nei confronti della sessualità e dell'IVG, che ha come conseguenza la mal applicazione della legge 194. Tale visione moralistica, che porta spesso a manifestazioni demagogiche piuttosto che all'azione pratica nella prevenzione dell'aborto, lede i diritti delle donne già acquisiti secondo quanto previsto da una legge dello stato costituzionalmente vincolata. L'obiettivo del convegno quindi è che il governo e le regioni prendano provvedimenti a garanzia dei diritti delle donne ad interrompere una gravidanza indesiderata nei modi e nei tempi previsti dalla legge 194".