Ecco le diete”boomerang”: limone, Dukan o fai-da-te, i chili tornano sempre

ROMA – C’è la dieta della “zuppa” e quella del “limone”. La dieta di “marca”, come la Dukan o la Cohen. Ci sono poi le diete “fai da te”. Quelle di chi per dimagrire si affida a barrette e bibitoni sostitutivi dei pasti, o di chi dichiara guerra a carboidrati e zuccheri, per sempre esiliati dalla quotidiana alimentazione. Tutti regimi alimentari che hanno in comune una, pericolosa per la linea forse ritrovata, verità: non funzionano. La lista delle diete inefficaci è lunga ed è stata stilata dallo Studio Nutrinet Santé. Le uniche diete che portano speranza nel mondo di chi aspira alla linea perfetta sembrano essere quelle “sane”, che abbinano ad una corretta ed equilibrata alimentazione anche il giusto esercizio fisico.

Le diete più improbabili, da chi si ciba solo di limoni e limonate per perdere quei 3 chili prima dell’estate a chi si affida a zuppe e minestroni dopo le feste natalizie, fanno si perdere quei fastidiosi chili extra, ma nascondono un temibile effetto boomerang. I chili, a dieta finita, anche se dopo un lungo periodo tornano al loro posto e spesso portando con se nuovi “amici” indesiderati, proprio nei punti che si voleva snellire.

I dati dello studio parlano chiaro: se vi ciberete solo di barrette e bibite iperproteiche avrete il 60% delle possibilità di veder tornare dopo un lungo periodo, più agguerriti che mai, i chili persi con tanta fatica. Senza contare che si tratta di una dieta che 1 su 4 tra chi l’ha provata definisce “molto frustrante”. Chi invece abolisce dalla sua vita grassi e zuccheri raggiunge l’obiettivo, ma dopo sei mesi i chili torneranno per il 34% alla sola vista di un bignè.

Se la crononutrizione è facile da seguire per il 75% di coloro che l’hanno provata, il problema è il dopo dieta. Persi i chili mangiando proteine, grassim zuccheri e carboidrati mangiando agli svizzeri orari stabiliti, il 42% ha perso la battaglia al primo “ritardo” della routine quotidiana.

All’apparenza fallimentari, dai dati dello studio, anche le diete di marca come la Cohen e la Dukan: per chi ha scelto le tre fasi del dottor Cohen, facile da seguire per 80 persone su 100, il problema è la garanzia di un risultato “fifty-fity”. Dopo la dieta hanno ripreso peso ben 50 persone su 100. Non è andata certo meglio al 49% di coloro che, dopo aver scelto le 4 iperproteiche fasi di Dukan, hanno visto i chili in ecceso tornare alla carica.

Ma il metodo per dimagrire c’è e chi vuole perder peso e rimanere in forma non ha da che disperare. Forse perché sembra troppo semplice, forse perché non si ha la pazienza di attendere risultati, ma l’unica dieta che funziona per il 76% dei casi è quella meno scelta. Lo studio ha osservato che chi si affida, pazientemente, ad un’alimentazione sana e bilancia, mangiando meno e senza bisogno di dichiarar guerra agli “indifesi zuccheri” e carboidrati perde peso e mantiene i risultati.

Non esistono dunque diete miracolose, il dimagrimento è fatto di piccole privazioni: meno grassi, meno dolci e menu spuntini. Ma non sarà certo una fetta della vostra torta di compleanno a mettere a rischio mesi di un regime alimentare sano. L’unico consiglio per ottenere risultati ancora migliori? Fare regolare esercizio fisico, vincendo ogni forma di pigrizia. Il secondo? Dimenticare le diete che promettono risultati facili e in breve tempo: meno tempo impiegherete a dimagrire, mper ancor meno tempo manterrete le linea ottenuta.

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