ROMA – La ricetta telematica arriva in Lombardia, ma i medici dovranno farla anche e per forza su carta. Il motivo? I farmacisti devono poter applicare le fustelle e così al medico toccherà stamparla su carta bianca. Una falsa partenza del progetto che ha scatenato le polemiche da parte dei medici: “Una beffa, la ricetta elettronica è ancora lontana”.
Alessandra Corica su Repubblica spiega che il Siss, Sistema informatico regionale, è pronto:
“L’obiettivo era l’eliminazione della carta, riducendo così costi e inquinamento, ma i medici dovranno comunque stampare la ricetta su un foglio bianco, da consegnare in farmacia per farvi applicare la fustella (ovvero il bollino) del medicinale. «Ma così è una beffa», attaccano i medici”.
Il passaggio era previsto da un decreto legge del 2010 e nel 2011 in Valle d’Aosta è partita la sperimentazione del progetto, ma poi negli anni hanno aderito solo Sicilia, Trentino, Basilicata e Veneto. E ora che la ricetta arriva in Lombardia, arrivano anche i problemi:
“«Il sistema è pronto — dicono da Lombardia Informatica, la società regionale che gestisce il Siss — Le Asl dovranno organizzare la formazione dei medici: entro fine mese il servizio dovrebbe essere a regime»”.
I farmacisti sarebbero anche pronti a partire, scrive Corica, ma i medici si lamentano:
“«Non si può parlare di dematerializzazione perché andrà comunque stampato un promemoria — nota Fiorenzo Corti, segretario regionale della Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale — In più, in Lombardia rimarranno escluse dalla ricetta elettronica le prescrizioni di quei farmaci per i quali è in vigore un’esenzione che però è solo regionale»”.
E così per la vera ricetta elettronica bisognerà aspettare ancora:
“«La ricetta elettronica non sarà affatto elettronica — chiosa Roberto Carlo Rossi, presidente del sindacato Snami e guida dell’Ordine dei medici di Milano — Le prescrizioni continueranno a essere cartacee. Certo, in prospettiva la dematerializzazione sarà una cosa positiva che permetterà un risparmio. Ma nei fatti siamo ancora lontani»”.