NEW YORK – Il cibo biologico per i bambini non è quello più sano. Non fa male, certo. Ma non dà nulla in più del cibo “normale”. E costa molto di più.
La scoperta arriva dagli Stati Uniti. Una ricerca del Johns Hopkins Children’s Center ha dimostrato che “la varietà della dieta è molto più importante ed ha un impatto maggiore sul futuro dei piccoli rispetto alla scelta bio o non bio. Fornire la giusta quantità di vitamine, fibre e minerali, capire subito le eventuali allergie: queste sono le regole importanti per la salute” ha spiegato la dottoressa Tiffany Hays al Washington Post.
La tesi della Hays è confermata anche da alcuni studi che hanno preso in considerazione centinaia di donne incinte e bambini fino a sei anni. Tutti i dati dicono che non ci sono prove a favore del cibo biologico.
Gli esperti dell‘Università di Stanford confermano: “Certo c’è un buon 30 per cento di possibilità in meno di trovare pesticidi negli alimenti bio. Ma in tutti i nostri prelievi non abbiamo mai visto valori sopra la soglia di rischio nemmeno negli altri. E anche gli additivi presenti nei prodotti tradizionali non sono nocivi per la salute”.
Ma le scoperte scientifiche non sembrano convincere mamme e papà d’oltreoceano. Le catene di alimenti biologici per neonati e bambini sono uno dei pochi settori che non conosce crisi. Happy Family, per esempio, una delle maggiori aziende del settore, ha visto crescere il proprio fatturato da 115mila dollari nel 2006 a 35 miliardi nel 2012.
Poco importa, a certi genitori, che i cibi bio arrivino a costare il doppio degli omologhi non bio. Il prezzo e gli studi scientifici vengono snobbati. Forse, oltre che questione di salute, è anche questione di moda.