ROMA – Un componente chimico presente nelle flatulenze puzzolenti emesse dall’organismo umano durante (e dopo) la digestione, cura molti malanni, secondo uno studio condotto dall’Università di Exeter (Inghilterra). È il solfuro di idrogeno, o acido solfidrico (H2S), che in piccole quantità protegge i mitocondri delle cellule, rendendole più resistenti ai virus e alle malattie.
Secondo i ricercatori questa scoperta potrebbe avere effetti benefici sulla prevenzione, fra le altre cose, degli infarti, delle malattie cardiache, delle artriti. Ed è proprio il solfuro di idrogeno, responsabile dello sgradevole odore prodotto dalle “loffie” o “scorregge”, a rivelare la sua positiva azione sulle cellule danneggiate esposte a questo gas prodotto naturalmente dall’intestino. Un gas presente anche nella puzza delle uova marce.
I ricercatori hanno sviluppato questo processo naturale brevettando un composto chimico, l’AP39, che rilascia piccole dosi di solfuro di idrogeno.
Dean Burnett, comico e blogger del Guardian, avverte: “Non è che adesso si può dire che le scorregge curano il cancro“. In realtà gli studi fatti finora sul solfuro di idrogeno dimostravano che, in grandi quantità, è un gas nocivo. La ricerca dell’Università di Exeter non smentisce quelle conclusioni perché parla di “piccole quantità”. Insomma respirare solfuro di idrogeno in ascensore fa bene, dormire tutta la notte con un grande produttore di H2S non è poi così curativo.
Sempre Burnett ricorda che molti scienziati hanno obiettato: “Perché questo fenomeno non è stato mai osservato prima d’ora, visto che si suppone che in media ogni persona emetta 14 flatulenze al giorno, ma è pieno di gente malata nonostante la costante esposizione a queste ‘emissioni’ umane?”
Si potrebbe facilmente rispondere che, senza la “costante esposizione alle flatulenze§”, ci sarebbero molti più malati in giro.
Burnett immagina che mondo sarà dopo questa scoperta: “Una volta che le proprietà benefiche delle flatulenze diventarono di dominio pubblico, ci furono molte conseguenze sociali. Quelli che scorreggiavano apertamente in mezzo alla gente non venivano più disprezzati, ma trattati con rispetto”. Ma il massimo è stato raggiunto “quando la Croce Rossa ha adottato lo slogan ‘Tirami il dito‘, per la sua campagna per aumentare le donazioni di flatulenza”.
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