ROMA – Una sigaretta elettronica alla cannabis. Questa la nuova e-cig in arrivo sul mercato, ma il suo uso resta esclusivamente medico. La sigaretta elettronica infatti potrà essere ricaricata con cannabinoidi, principio attivo della cannabis, e impiegata nella terapia del dolore. Un vaping terapeutico a disposizione di coloro che soffrono di patologie quali la nausea dovuta a chemioterapia o in malati di Aids, o per trattare il dolore e la spasticità muscolare.
Il sito Sigmagazine.com scrive che la cannabis può essere somministrata sia per combustione delle infiorescenze essiccate, sia per vaporizzazione, prestandosi così al mondo delle sigarette elettroniche:
“Essendo ancora illegale in Italia l’utilizzo e la somministrazione del Thc – il principio psicoattivo – è utilizzato un secondo cannabinoide estratto dalla pianta, il cannabidiolo, meglio conosciuto come Cbd. Del tutto legale e farmacologicamente testato, il Cbd è considerato un cannabinoide non psicoattivo. Ha un effetto sedativo che allevia vari dolori e sintomi: la maggior parte di coloro che ne fanno uso lo ricerca proprio per questo. I suoi usi officinali superano quelli di qualsiasi altro cannabinoide noto, fra cui la riduzione o la prevenzione d’infiammazione e nausea, diabete, schizofrenia, artrite reumatoide, epilessia, patologie cardiovascolari, antipsicotico, ansiolitico e antidolorifico per gli spasmi muscolari o i dolori neuropatici, tradizionalmente più difficili da curare con qualsiasi rimedio medico, anche farmaceutico.
Proprio domani uscirà sul mercato italiano un nuovo liquido per vaporizzazione personale ad alta concentrazione di Cbd. Prodotto da Vaporart – rientra nella linea Seven Wonders – il flacone da 20 millilitri contiene una quantità di 100 mg di puro estratto di cannabidiolo. Ovviamente il tutto è certificato e di origine farmaceutica. La concentrazione è molto alta ma inferiore comunque del 15 per cento ai limiti prescritti dalla legge. Alla linea senza nicotina sarà affiancata anche una linea con gradazione di nicotina 5 mg. La quantità di Cbd assunta sarà di 5 mg per millilitro, ovvero mediamente 0,014 mg per singolo tiro. La nuova frontiera quindi è stata esplorata. La speranza è che anche la normativa italiana, sia in materia di depenalizzazione che di imposizione fiscale sui prodotti da vaporizzazione, riesca ben presto a mettersi al passo con i tempi”.