ROMA – I raggi cosmici che arrivano sulla Terra sono prodotti dalle supernovae. La scoperta è del satellite italiano Agile, Astrorivelatore gamma ad immagini ultraleggero, frutto della collaborazione tra Asi, Inaf e Infn. Il satellite ha scoperto che i protoni e gli elettroni che costituiscono i raggi cosmici sono prodotti dalla supernova W44, nella costellazione dell’Aquila, una stella esplosa 20 mila anni fa e che dista 6 mila anni luce dalla Terra e all’interno della nostra galassia. Una rivoluzione per gli scienziati, che ritenevano che i raggi cosmici fossero prodotti dalla formazione delle nubi galattiche.
Le supernova sono stelle nella fase finale del loro ciclo vitale che emettono protoni ed elettroni in seguito ad un’esplosione. I protoni accelerati viaggiano anni luce lontani dalla sorgente e quando entrano in contatto con l’atmosfera terrestre interagiscono con le particelle presenti, creando degli sciami adronici. I raggi gamma osservati da Agile costituiscono la prova della “pistola fumante”, come la chiamano gli americani, che per anni ès tata cercata senza successo.
Marco Tavani dell’Inaf ha detto: “È la prima volta che si ottiene l’ambito risultato. Ora le ipotesi del passato hanno trovato finalmente conferma. Speriamo che quanto osservato ci aiuti a decifrare anche altre proprietà dei raggi cosmici ancora ignote”. Guido Barbiellini dell’infn ha spiegato che “il rilevatore imbarcato su Agile realizzato dal nostro Istituto sembra essere stato concepito apposta per indagare questi acceleratori di particelle come è di fatto una supernova”.Un risultato quello del satellite che “offre doppia soddisfazione”, come afferma Enrico Flamini , responsabile scientifico in Asi, che aggiunge: “La prima è naturalmente scientifica e la seconda è che siamo riusciti a conquistare scoperte importanti costruendo un satellite con un costo basso ma ad elevata energia”.