Le ossa di San Pio mettono i fedeli contro i preti: l’associazione Pro Padre Pio di Torino vuole infatti portare in tribunale i frati di San Giovanni Rotondo. La loro “colpa” sarebbe quella di aver regalato una reliquia del santo alla diocesi della natìa Pietrelcina.
Secondo l’avvocato Francesco Traversi, presidente dell’associazione, si tratta di “vilipendio di cadavere”, e dunque un gesto perseguibile penalmente.
Inoltre, prosegue l’avvocato, il gesto andrebbe contro le volontà dello stesso santo che, prima di morire, aveva chiesto di “essere seppellito sotto terra, in un tranquillo cantuccio di San Giovanni Rotondo”.
Traversi non si ferma qua e ricorda che è in dubbio proprio l’autenticità delle reliquie. Il dubbio assale anche i parenti e aveva spinto qualche mese fa un pronipote di Padre Pio, Francesco Pio Masone, a portare all’Istituto di Medicina legale torinese un reperto del suo illustre predecessore: in questo modo voleva verificare la tracciabilità del dna.
Non è la prima volta che Traversi minaccia azioni contro i frati di San Giovanni Rotondo. Ci sono ben due precedenti: l’ostensione dei resti del santo e la traslazione del corpo dalla vecchia alla nuova chiesa.
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