San Valentino, il partner ideale si trova online, con un algoritmo. E 72 domande

Pubblicato il 14 Febbraio 2013 - 12:32| Aggiornato il 28 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’amore è una questione di dati: il partner ideale si cerca (online) con un questionario di 72 domande. Parola di Amy Webb, informatica e autrice di “Data. A Love Story: How I Gamed Online Dating To Meet My Match” (Dati. Una storia d’amore: come ho sfidato i siti d’incontri per trovare la mia metà).

Dopo l’ennesima delusione sentimentale nata sui siti di incontro, Amy Webb, 38 anni, due figli e un marito, ha deciso di affrontare la questione non con il cuore ma con la testa. Ha stilato una lista di 72 desiderata a cui assegnare un punteggio da un minimo di 700 a un massimo di 1.800.

Le qualità maschili sono elencate in base a tre categorie: che cosa salvi delle relazioni che hai avuto, che cosa consideri importante, che cosa la tua famiglia considera importante.

“L’informatica insegna che quando l’input è negativo anche l’output lo sarà, ha spiegato Amy Webb al Corriere della Sera. “Devi pensare a te stessa come a un prodotto e alle piattaforme online come cataloghi commerciali. Scrivere descrizioni brevissime, aspirazionali più che oggettive, usare al massimo cinque foto scelte con cura, non includere passioni che richiedono spiegazioni, bandire l’autoironia, non avere paura di fare la prima mossa e non menzionare il proprio lavoro”.

Quest’ultimo punto “vale anche per gli uomini: chi entra nel dettaglio della professione si presenta come narciso e ossessionato dal lavoro. Quella è materia da primo incontro, mica da sito”.  “I siti sono solo il mezzo più efficace per evitare di perdere tempo: solitamente ci metti almeno tre settimane per capire se una persona vuole uscire con te e anni per capire se ti vuole sposare. I profili rivelano subito le intenzioni dell’altro. Il resto – la compatibilità, l’amore, la passione – avviene fuori”.