JAMEL (GERMANIA) – I neonazisti si sono impossessati di Jamel, un piccolo villaggio dell’ex-Germania Est.
A quanto pare, le autorità locali non sono più in grado di mandarli via. O almeno sembra che ci abbiano rinunciato. Jamel si trova nell’ex Repubblica Democratica Tedesca (RDdt) e per questa ragione è diventata un simbolo della crescente influenza dell’estrema destra nella ex Germania comunista.
Jamel si trova sulle coste del mar Baltico, nella zona rurale del Meclemburgo Pomerania (Nord-Est della Germania). Il Partito Nazionaldemocratico Tedesco (Npd) di ispirazione neo-nazista, è nel parlamento regionale dal 2006 dopo aver preso alle ultime elezioni il 7.8%: i militanti dell’estrema destra, a partire da questa data, hanno iniziato ad aggredire tutti i politici del villaggio che non appartengono alla Npd, con attacchi vandalici e psicologici.
Nel villaggio, i ragazzi per strada si rivolgono ai visitatori con il saluto nazista. I neonazi stanno cercando anche di creare nella frazione la National befreite Zone, un’area nazionale “liberata” dagli stranieri. La celebrazione pubblica del compleanno di Adolf Hitler e una svastica sul cartello d’ingresso al paese sono solo alcune delle “tradizioni” del villaggio.
Sven Krueger, 36 anni, un militante di estrema destra che nel 2009 ha tentato di candidarsi al parlamento locale del Meclemburgo Pomerania nord-occidentale tra le fila di Npd, ora fa ufficialmente parte del Consiglio locale: l’uomo viene indicato come la mente della “trasformazione” di quello che una volta era un normale villaggio.
Krueger fra l’altro, è proprietario di un’impresa di demolizione il cui simbolo è una stella di David fatta a pezzi. Secondo alcuni testimoni tra cui il sindaco Uwe Wandel, l’azienda smaltisce rifiuti e brucia immondizia in maniera illegale, senza che nessuno sia in grado di prendere provvedimenti. Oltre a preda ideologica dell’estremismo di destra, quindi, il villaggio di Jamel è diventato una specie di zona franca dove la legge non è uguale per tutti.
Krueger è noto alle autorità anche per vari reati compiuti prima della svolta politica. Ora però, la sua carriera politica sembra essersi interrotta: l’uomo infatti, è stato arrestato con l’accusa di ricettazione e furto di armi, dopo un’indagine durata cinque mesi.
In una perquisizione nella sua casa, le autorità gli hanno infatti confiscato delle parti elettriche rubate da un fucile mitragliatore da 200 cartucce.