30 anni senza Ayrton Senna. Imola apre l’autodromo per ricordarlo con mostre e spettacoli teatrali

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 30 Aprile 2024 - 13:10
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Foto Ansa

Imola ricorda Ayrton Senna a trent’anni dalla tragica scomparsa (Bologna, 1 maggio 1994). Pilota di Formula Uno leggendario, considerato uno dei più forti di tutti i tempi, nonché una delle figure più rappresentative e iconiche del Circus e dell’automobilismo in generale.

È morto in seguito alle ferite riportate in un incidente occorso alla curva Tamburello del circuito di Imola durante il Gran Premio di San Marino; trafitto alla testa dalla punta del braccetto della sospensione anteriore destra della sua Williams FW16- Renault, scuderia nella quale era appena arrivato lasciando la McLaren.

Autodromo aperto tutto il giorno

Imola vuole ricordare il mitico Senna con mostre, spettacoli teatrali. E con l’autodromo aperto al pubblico tutto il giorno. Alle 14.17 si terrà una commemorazione alla curva del Tamburello alla presenza dei ministri degli Esteri di Italia e Brasile; con loro l’omologo austriaco, per non dimenticare il pilota Roland Ratzenberger, 34 anni, di Salisburgo morto sempre a Imola durante le qualifiche con la sua Simtek il 30 aprile 1994 ( alla Tosa ). Perso un pezzo dell’alettone della sua monoposto non riuscì a curvare e si schiantò a 314,9 km/h.

Legame indissolubile con Imola

Lo dice il sindaco Marco Panieri. “Si, quello di Ayrton è un legame indissolubile. In questa città ,da un fatto drammatico, è nato un legame straordinario grazie soprattutto a un uomo grande dal punto di vista della attenzione verso gli altri. Per questo, ogni primo maggio, Imola ricorda il suo figlio adottivo più celebre. C’è un minuto di raccoglimento al Tamburello e, negli anni in cui la ricorrenza raggiunge la cifra tonda, il silenzio si fa ancora più carico di emozione. E la cosa più bella e avere qui i ministri di 3 Paesi: Antonio Tajani, Mauro Vieira ( Brasile) e Alexander Schallenberg ( Austria)”.

Aggiunge il sindaco:” Sopratutto in un periodo complicato come quello che stiamo vivendo, questa commemorazione è un messaggio molto forte sul valore dello sport e sulla sua capacità di essere veicolo di relazioni, dialogo e pace”. È il caso di ricordare che nel 1997 la città di Imola ha inaugurato l’iconico monumento che raffigura il pilota a due passi dal Tamburello; poi qualche anno fa, gli ha intitolato la piazza all’ingresso dell’autodromo. Infine nel 2019 lo ha raffigurato con un enorme murale sulla facciata principale del museo del circuito.

30 anni senza il campione

Il medico dei soccorsi all’autodromo Giovanni Gordini- all’epoca medico del 118, responsabile del soccorso – ha ieri ricordato quel terribile giorno.

“Senna respirava ancora, poi il volo in elicottero. Ma la sua Tac era devastante”. Un intervento di soccorso che il mondo seguì in diretta con il fiato sospeso. E per la prima volta il mondo vide in diretta l’Abc della rianimazione. Ma la situazione era irrecuperabile.

Aggiunge il dottor Gordini oggi direttore del dipartimento di emergenza dell’Usl di Bologna:”Si vide subito tutto quello di drammatico che c’era, compreso il danno fatto dal braccetto della sospensione, la frattura della base cranica dov’è il cranio si articola con il collo. Da lì scaturirono emorragie. Abbiamo tentato il tutto per tutto. Ma dopo poco si vide che l’encefalogramma era piatto. Era la documentazione della morte cerebrale: fu inoppugnabile”.