Valentino Rossi e Marco Simonecelli lo usano già, ma tra due anni l’airbag per la schiena potrebbe essere a disposizione di tutti i motociclisti. Il progetto rivoluzionario in materia di sicurezza per i centauri prevede tre sacchi protettivi all’interno di un gilet leggero indossabile come qualsiasi altro capo simile. L’unica differenza consiste nel fatto che è computerizzato: all’impatto con il suolo, al momento di un’eventuale caduta gli airbag si gonfiano in trenta millisecondi.
Corpetti e paraschiena si avviano verso l’addio? Luca Dainese, fondatore dell’azienda vicentina che ha realizzato il prodotto spiega:
L’idea viene da lontano e, racconta Lino Dainese, il fondatore dell’azienda vicentina che l’ha sviluppata, potrà trovare le più diverse applicazioni: « La migliore soluzione per proteggere il corpo umano è l’aria. Non solo in caso di incidenti sulle due ruote, ma anche sulla neve, in tutti gli sport estremi, sul lavoro e per tutelare meglio i bambini che viaggiano in auto».
Con il gilet che presto arriverà sul mercato collo, schiena e torace saranno molto più protetti, ma servono alcune modifiche e altre ricerche per riadattare le versioni da pista, ideate solo per alcuni tipi di caduta, senza prevedere eventuali incidenti: «Esistono modelli in cui l’airbag è collegato alla moto attraverso una cordicella. Si tratta di soluzioni primitive, il nostro D-air utilizza una tecnologia assai più sofisticata e puntuale, in cui l’attivazione delle protezioni viene gestito attraverso accelerometri e giroscopi».
Una squadra di 50 persone tra tecnici, ingegneri e medici, in collaborazione con il Politecnico di Milano, l’Imperial College di Londra e l’Università di Tel Aviv sta lavorando in vista del debutto di D-air, previsto per il 2011.
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