LONDRA – Il piattello viaggia a 120 chilometri orari. Ha un diametro di 11 centimetri, come un cd. Il tiratore è lontano 15 metri e non sa da che parte volerà via. Di questi piattelli Jessica Rossi ne ha centrati e polverizzati 99 su 100. Significa medaglia d’oro alle Olimpiadi, la quinta per l’Italia, significa record Olimpico stracciato (il precedente era 91). Significa record del mondo di finale (quello precedente era 96). Significa soprattutto perfezione sfiorata. Peccato per quel piattello, il numero 91. Ma cambia niente.
Rossi, 20 anni, emiliana ha dominato la gara, schiacciando psicologicamente le avversarie. Fino alla finale ha provato a resisterle la slovacca Stefecekova che nonostante lo strepitoso 75 su 75 di Jessica era a due piattelli di distanza. Poi in finale la Rossi ha annichilito tutte. Le altre hanno cominciato a sbagliare, lei no. Fino al piattello 91. A sette piattelli dalla fine era già record olimpico.
L’oro è arrivato con 4 tiri di anticipo. Al piattello 97, poi, è arrivato il record mondiale eguagliato. Il resto è stato accademia. Fino al piattello numero 100, l’ultimo, frantumato come quasi tutti gli altri.